“Stagione da 7/8, come il voto che si usava dare a scuola”
Il presidente del Benetton Amerino Zatta ha tracciato un ampio e sfaccettato bilancio della stagione in due interviste concesse all’edizione di Treviso de Il Gazzettino e del quotidiano locale La Tribuna di Treviso.
Nonostante i risultati finali abbiano fatto sì che la stagione si sia chiusa con un po’ di amarezza, per il numero uno del club biancoverde il bilancio generale della stagione è assolutamente positivo: “Siamo arrivati alle ultime due partite di campionato ancora in corsa per giocarci un posto nei playoff, un campionato non facile per l’ingresso delle sudafricane e anche per esserci dovuti privare, in varie partite, dei nazionali; quindi siamo arrivati alla semifinale di coppa, un risultato storico, non solo per il Benetton, ma anche per tutto il rugby italiano.”
“Sarà pure mancata la ciliegina ma la torta tutto sommato è stata gustosa: direi una stagione il cui voto è 7/8, come si usava una volta a scuola. Sottolineo la crescita avuta nell’ambito di un progetto a medio-lungo termine che stiamo realizzando anno dopo anno.”
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Intanto si guarda già avanti alla prossima stagione, sottolineando da una parte qualche esigenza e dall’altra le particolarità di un 2023/2024 che vedrà l’avvio dei campionati coincidere con lo svolgimento della Rugby World Cup.
“Bisogna considerare che per avere competere a tutti gli effetti, bisognerebbe avere almeno due squadre complete, invece, al momento possiamo considerare di averne una e mezza. Due squadre con la giusta mentalità e la giusta conoscenza permetterebbero di trovare un giusto equilibrio, per vincere le partite casalinghe e centrare più di qualche risultato positivo all’estero.”
“Poi, non dimentichiamo che il nostro è un gruppo giovane e se è una cosa positiva per il nostro futuro, può portare anche a degli inevitabili problemi. Il fatto di poter far giocare tutti con continuità e a un certo livello, indubbiamente passa tramite una strada da percorrere non da soli, ma attraverso anche la Federazione, ad esempio. Avere un gruppo allargato, permetterebbe ai tecnici di poter lavorare sempre in maniera adeguata e anche più serena.”
“Con il mondiale, durante il quale lo URC si fermerà solo all’inizio ma poi giocherà, ed il Sei Nazioni, sarà un anno molto particolare: avremo i nazionali a disposizione solo per il 50% della stagione e il Benetton allora dovrà essere così bravo a gestirla al meglio ottimizzando le risorse che avremo a disposizione, sempre aspettando il calendario della prossima Challenge. La rosa la stiamo allestendo proprio in funzione di tutto questo. Credo che al mondo solo Treviso o quasi fornisca una ventina di giocatori alla nazionale, ecco, forse anche il Leinster, che però ha 3-4 squadre più o meno dello stesso livello. Stiamo lavorando perciò per mantenere una certa competitività.”
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