Gli asiatici diventano l’undicesima nazione a fare parte del gruppo dell’alto livello ovale internazionale
Dopo le indiscrezioni della scorsa settimana ora è arrivata l’ufficialità: il Giappone entra a far parte del Tier 1 di World Rugby. A renderlo noto è stata la stessa federazione sul suo sito ufficiale.
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Giappone nel Tier 1: le parole del management federale nipponico
Nel comunicato della Union asiatica si spiega che, in seguito alla riunione tenutasi ieri con il Consiglio di World Rugby, la JRFU ha ottenuto, successivamente all’approvazione di una revisione parziale del regolamento, un maggiore peso politico, passando dagli attuali due a tre seggi in occasione delle votazioni e delle elezioni di World Rugby. Questa nuova categorizzazione ha visto quindi il Giappone diventare l’undicesima formazione del cosiddetto circolo ristretto “dell’High Performance Union”, altresì conosciuto come Tier 1, al fianco di Inghilterra, Italia, Francia, Irlanda, Galles e Scozia (Emisfero Nord) e Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e Argentina (Emisfero Sud).
Così il presidente della JRFU, Masato Tsuchida: “Siamo davvero onorati che il Giappone sia stato riconosciuto da World Rugby come High Performance Union e che ora possa stare al fianco delle altre nazioni di rugby più importanti del mondo. Da quasi 100 anni, dalla sua fondazione nel 1926, la JRFU lavora per promuovere e sviluppare il rugby, supportata dal contributo di persone provenienti da tutto il Giappone. Siamo orgogliosi di essere inclusi come High Performance Union, il risultato degli sforzi di lunga data di molte persone, e siamo determinati a continuare il nostro importante contributo allo sviluppo del rugby in Giappone, in Asia e nel resto del mondo. Vorrei ringraziare tutti coloro che supportano la JRFU.
A fare eco a queste parole, ci ha pensato Kensuke Iwabuchi, capo del CDA della Japan Rugby Football Union: “Siamo lieti e onorati di essere riconosciuti come High Performance Union. Questa importante pietra miliare nella nostra storia riconosce il contributo della JRFU allo sviluppo del gioco globale sia dentro che fuori dal campo e siamo molto orgogliosi di essere inclusi nella stessa categoria delle Unions di SANZAAR e del Sei Nazioni. Questo cambiamento rafforzerà la nostra presenza nel World Rugby Council e rafforzerà ulteriormente le nostre relazioni esistenti con le altre High Performance Unions. In linea con il nostro piano strategico, continueremo ad aumentare il livello delle prestazioni delle nostre squadre nazionali, insieme al continuo miglioramento delle nostre strutture organizzative e gestionali, per garantire che proseguiremo anche nel dare un contributo significativo allo sviluppo del rugby in Giappone, in Asia e nel mondo”.
Tier 1 si per il Giappone, ma al momento non si è solo vociferato di un ingresso dei Brave Blossoms all’interno del Rugby Championship che diventerebbe così a 5 squadre: Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Argentina e proprio Giappone. Vedremo se, nelle prossime settimane, relativamente a questa ipotesi potrebbero esserci degli sviluppi.
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