Il nome del leggendario All Black al centro di una suggestiva congettura
Il 12 maggio 2023 Jonah Lomu avrebbe compiuto 48 anni. Proprio lui, il giocatore che ha rivoluzionato il rugby moderno è al centro di una ipotesi piuttosto suggestiva: quella di rinominare la William Webb Ellis Cup, cioè il trofeo che della Coppa del Mondo.
Sulla scia di un articolo pubblicato da Rugbypass alla fine di aprile, alcune personalità del rugby oceanico e anglosassone hanno avanzato l’idea di cambiare ogni 4 anni il titolo onorifico del trofeo. Tra i nomi proposti per incarnare questo forte simbolo del rugby moderno, è stato citato appunto quello di Jonah Lomu.
La suggestione nasce da una serie di riflessioni del giornalista Jamie Wall, per cui i valori del rugby e i sistemi di pensiero sarebbero cambiati tra il periodo storico di William Webb Ellis e la creazione della Coppa del mondo. Spiega in particolare che il pubblico a cui si rivolge questo sport è cresciuto, ma anche che si è liberato dai limiti del mondo dilettantistico.
“I signori dell’Ottocento avevano bisogno di un modo per differenziare il loro sport da tutti gli altri e il fatto che il rugby sia nato in una scuola della nobiltà inglese lo legò per sempre alla nozione di dilettantismo e all’idea che dovesse essere gestito da una classe borghese che frequentava quelle scuole, questa identità non esiste più e il rugby è professionistico da circa trent’anni.”
Si fa spazio sulla stampa estera l’ipotesi di rinominare la Coppa del Mondo
In questa ricerca, ancora del tutto ipotetica, era necessario trovare una personalità che incarnasse questo “nuovo rugby”. Così, l’editorialista di RugbyPass Adam Julian, ha suggerito il nome di un giocatore in particolare: Jonah Lomu. Sebbene l’ala All Black non abbia mai vinto da giocatore il titolo mondiale, la sua fama e l’impatto che ha avuto sul rugby sono stati incommensurabili.
Julian spiega in particolare che “la sua forza devastante e la sua velocità fulminea hanno catturato l’immaginazione di tutto il mondo e hanno fatto conoscere il rugby come non era mai stato prima.”
Secondo il giornalista, “l’evoluzione del rugby verso il professionismo sarebbe stata priva di slancio senza l’incredibile impatto di Jonah. Descrive anche la meta in cui abbatte l’inglese Mike Catt nella semifinale della Coppa del Mondo del 1995 come “probabilmente il momento più iconico nella storia della Coppa del Mondo.”
Inoltre, l’autore neozelandese spiega anche che sul trofeo dovrebbe comparire il nome di Sir Jonny Wilkinson. Secondo lui, l’influenza che il mediano d’apertura inglese è stato in grado di avere in Europa è stato simile a quello di Jonah Lomu nel mondo.
Conclude la sua argomentazione con la seguente frase: “Lomu e Wilkinson. Due campioni con colori della pelle diversi, di entrambi gli emisferi, immediatamente riconosciuti per il loro eccezionale contributo alla storia della Coppa del Mondo, un contributo che ha più peso e rilevanza di una favola di uno scolaro di 200 anni fa.”
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