L’ex-nazionale James Hook: “Forse pensavano che non avrebbero superato la successiva scrematura”
“Un sisma di ottanta minuti che ha scioccato il rugby gallese”: così molti giornali Welsh descrivono quanto accaduto ieri nel giro di poco più di un’ora. Ieri pomeriggio, venerdì 19 maggio, la nazionale del Galles ha perso in un solo colpo ben 264 caps dopo gli addii, in ordine cronologico, di Justin Tipuric e Alun Wyn Jones.
La rivista Walesonline ha ripercorso i fatti: alle 14:25, ora locale, il potente terza linea ha annunciato il suo ritiro dal rugby internazionale, e non attraverso i canali della federazione gallese ma tramite il suo agente presso Win Sports Management. Un vero fulmine a ciel sereno, destinato, però, a non restare isolato.
Alle 15:45 infatti, dal suo profilo Instagram, si apprende la notizia che anche Alun Wyn Jones ha deciso di dire addio alla maglia del Galles, lui che l’ha vestita addirittura per 158 volte: sommandoli ai 12 caps con i British & Irish Lions ha raggiunto la cifra record di 170 caps internazionali, una vera e propria icona del rugby non solo gallese ma mondiale.
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Un simile sommovimento, e per giunta a così breve distanza, non può che lasciare di stucco, considerando che entrambi i giocatori erano stati inseriti da Warren Gatland nella lista dei 54 convocati per i raduni in Svizzera e Turchia per preparare i Test Match estivi e l’avvicinamento alla Rugby World Cup.
Galles: le reazioni di Gatland e degli ex-nazionali Gough e Hook
Proprio il tecnico del Galles ha voluto salutare questi due grandi giocatori: tramite i canali federali li ha ringraziati, ricordando Tipuric “per le sue abilità e la sua dedizione in campo, che lo distinguevano davvero dagli altri”, mentre Jones “come un giocatore incredibilmente speciale per il Galles, che ha sempre dato il massimo e l’esempio”.
Non hanno però potuto nascondere il loro stupore gli ex nazionali gallesi James Hook e Ian Gough, intervistati alla BBC Radio Wales. Quest’ultimo ha dichiarato: “Sono un po’ sconvolto. Tipuric si porta dietro un infortunio di lungo corso e magari posso capirlo di più, ma lo shock rimane. Ovviamente Alun ha le sue ragioni e siamo in attesa che vengano rese pubbliche. Mi sarebbe piaciuto vederlo in campo in questa Coppa del Mondo e completare una carriera straordinaria”.
“Io l’ho visto emergere e maturare nel corso della sua carriera, fino a diventare nel capitano e guerriero che è adesso. Penso che avrebbe potuto dare ancora molto alla squadra. È stato scioccante e sono ancora sotto shock, immagino come il resto del paese”.
Anche James Hook ha confermato di essere rimasto sconvolto dal doppio addio, ed ha provato ad indicare una possibile causa: “Erano stati convocati per i raduni in Svizzera e Turchia, caratterizzati da allenamenti davvero estenuanti. Forse hanno pensato che il loro fisico non avrebbe retto e non avrebbero superato la successiva scrematura del gruppo?”
“Forse anche Gatland sapeva che difficilmente li avrebbe portati alla Coppa del Mondo, quindi perché fargli fare quei raduni estenuanti per poi non inserirli nella lista successiva dei convocati? Queste però sono ipotesi, sono sicuro che poi le vere motivazioni verranno alla luce”, ha concluso l’ex mediano d’apertura gallese.
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