Protagonista nella semifinale di andata del campionato di Eccellenza, la trequarti del Villorba dice la sua anche sul movimento femminile
Le fasi finali del massimo campionato femminile italiano entrano nel vivo. Con il successo 19-17 sul campo delle emiliane del Colorno, il Villorba ha messo un mattoncino verso la finalissima.
Il Valsugana Padova invece ha già un piede nel match conclusivo di domenica 4 giugno a Mogliano. Le patavine dopo aver dominato il campionato, nella sfida 1 di semifinale sono andate ad espugnare 33-10 il terreno di gioco del Cus Milano.
A fare una panoramica sul momento del rugby femminile è Alyssa D’Incà, una delle giocatrici più in vista durante il Sei Nazioni 2023 giocato dall’Italia allenata da Giovanni Raineri.
L’avventura nel torneo continentale delle Azzurre ha vissuto di alti e bassi, ma adesso il focus del movimento è puntato interamente sui play-off scudetto.
Alyssa D’Incà: “Il movimento femminile cresce e i risultati della nazionale aiutano”
«È stata una stagione un po’ particolare, essendo caratterizzata soprattutto dal mondiale autunnale in Nuova Zelanda dove siamo giunte ai quarti di finale e che ha scombussolato le consuete abitudini del campionato. Ad ogni modo ci siamo classificate seconde e nelle due sfide contro il Valsugana si è notato equilibrio, al di là delle sconfitte 5-3 e 16-10». Ha spiegato al Corriere delle Apli la trequarti del Villorba, reduce da una prestazione di semifinale condita da tre mete.
I giochi non sono ancora conclusi, ma la possibilità di rivivere una finale analoga a quella della stagione 2021/22 è alta. Lo scorso anno il Valsugana riuscì a imporsi sul Villorba per 27 a 10 e a vincere lo scudetto.
«Non è ancora finita, ci mancherebbe. Abbiamo affrontato una semifinale molto tosta, tenendo presente che ci troviamo in un periodo nel quale acciacchi ed assenze si fanno sentire. Detto ciò, le ragazze più giovani stanno ben sostituendo le veterane, c’è fiducia in vista di domenica. Desideriamo esultare ancora, poco ma sicuro».
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A livello personale, Alyssa D’Incà si è lasciata alle spalle un 6 Nazioni vissuto da protagonista, in cui prestazioni come quella con l’Irlanda hanno fatto esultare il pubblico a ripetizione.
«Sono contenta, perché ho sempre desiderato sin da piccola fare strada nel rugby. Il movimento femminile cresce e i risultati della nazionale aiutano. La prima chiamata in azzurro risale ad un raduno nel settembre 2020, dopo di che le convocazioni sono diventate una costante».
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