Il flanker dei Western Force ha fatto registrare numeri difensivi da giocatore di alto livello
Carlo Tizzano, nella rosa dei Western Force in Super Rugby, è un flanker di origine italo-australiana, e le sue recenti uscite hanno impressionato tutti. Punto di forza del giovane terza linea è sicuramente il placcaggio, con dati spaventosi che testimoniano le sue abilità difensive.
Ad aprile, il suo ritorno nel club che l’ha formato e lanciato nell’alto livello, era passato un po’ in sordina. Se si guarda alla carriera del giovane classe 2000, si vede come Tizzano, prodotto della Rugby WA Academy a Perth, abbia esordito con i Western Force, per poi giocare tre anni nelle file dei Waratahs. L’ultima esperienza era stata in Inghilterra, dove ha disputato il Championship, secondo campionato inglese, con Ealing. Dopo le ultime prestazioni con i Black Swans in Super Rugby, tutti i riflettori si sono accesi su di lui.
Leggi anche: Barbarians-World XV, le formazioni con Michele Lamaro capitano
Ciò che ha impressionato sono i numeri difensivi che Tizzano ha fatto registrare: in 4 partite da titolare ha effettuato 89 placcaggi, per una media di ben 22.3 placcaggi a partita. Oltre che alla quantità, è da sottolineare soprattutto la percentuale di placcaggi riusciti su quelli tentati, che segna un’efficacia del 98%.
Tizzano ha vestito la maglia dell’Australia con la rappresentativa dell’Under 20, che perse di un solo punto il Mondiale del 2019 di categoria contro la Francia, l’ultima edizione prima del covid. In quella squadra figuravano nomi del calibro di Harry Wilson, Noah Lolesio, Fraser Mcreight, Nick Frost e altri, che ora sono Wallabies. Non avendo ancora esordito con la nazionale australiana, le origini del giovane flanker lo renderebbero eleggibile per quella italiana. A 17 anni, in un’intervista al The West Australian, Tizzano dichiarò che il suo sogno era vestire la maglia di una nazionale, che fosse quella gialla dell’Australia o quella Azzurra.
Le prestazioni del flanker e il suo passato nelle nazionali giovanili lo rendono sicuramente appetibile per una convocazione da parte di Eddie Jones, però anche lo staff di Crowley dovrà tenere monitorata la situazione, e in caso di tempi troppo lunghi per una chiamata negli Wallabies, una possibile chance in maglia azzurra non è da escludere a priori.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.