Per anni al centro della terza linea irlandese, adesso Stander guarda con attenzione le prestazioni di un altro numero 8 di grande impatto
In vista della finale di United Rugby Championship di sabato tra Stormers e Munster a Città del Capo, l’ex numero 8 irlandese, ma sudafricano di nascita, CJ Stander ha avuto parole di apprezzamento per l’ascesa di Evan Roos.
Roos è stata la stella della prima edizione di URC. Incoronato Players’ Player of the Season, Fans’ Player of the Season, Next-Gen Player of the Season, si è guadagnato anche un posto nel Dream Team del torneo e una grande considerazione a livello internazionale.
In campo con gli Springboks a novembre, ha poi patito un infortunio contro l’Inghilterra e ha dovuto fermarsi di nuovo a gennaio quando il ginocchio ha dato problemi nella sconfitta del 13° turno di URC con gli Stormers in campo contro l’Ulster.
Roos ha poi fatto il suo ritorno in partita nella sconfitta del 17° turno degli Stormers contro il Munster a Città del Capo e anche se non ha raggiunto i livelli della scorsa stagione, ha impressionato con alcune prestazioni di rilievo.
La benedizione di CJ Stander: “Evan Roos sarà il numero 8 del Sudafrica per molto tempo”
Ciò che ha messo in mostra durante i play-off, ha attirato l’attenzione della leggenda del Munster CJ Stander, uno che di terze linee se ne intende.
“Per me, è la scelta più ovvia a numero otto del Sudafrica. Gioca duro, è fisico”, ha detto Stander. “In realtà l’ho visto in campo per la Paarl Boys High qualche anno fa e già allora pensavo che avesse incredibili capacità atletiche”.
Le qualità di Roos sono dunque evidenti e si sposano perfettamente con lo stile del rugby sudafricano. L’endorsement di CJ Stander però potrebbe non bastare, visto che la concorrenza di Jasper Wiese (recentemente nominato giocatore dell’anno dai giocatori della Premiership) e dell’esperto Duane Vermeulen, si preannuncia serrata.
Secondo gli opinionisti Wiese e Vermeulen hanno dimostrato di avere un bagaglio tecnico abbastanza completo e i critici di Roos hanno invece sottolineato che il colosso degli Stormers ha bisogno di aggiungere qualche skill in più per competere alla maglia numero otto dei Boks.
Ma Stander, che ha rappresentato l’Irlanda 51 volte, crede che il 23 enne di Città del Capo abbia mostrato un miglioramento nel suo gioco.
Dopo aver lasciato il segno a livello giovanile, ha successivamente iniziato a migliorare il suo work rate e a lavorare sulla sua difesa”, ha detto Stander.
“Evan è incredibilmente esplosivo. L’ho visto segnare una meta contro Connacht al Danie Craven Stadium all’inizio di questa stagione con un’esplosività che non si vede più tanto facilmente. Da quel giorno l’ho seguito e mi piace molto il modo in cui gioca. Non avrei dubbi a sceglierlo.”
Il problema disciplinare
Forte in attacco, migliorato in difesa, ma ancora indisciplinato. La mano sul volto di Zuliani è un ricordo ancora nitido negli occhi dei tifosi italiani e i suoi poco lusinghieri precedenti non aiutano a considerare Roos come un giocatore troppo avvezzo a stare nelle regole. Stander però crede che questi eccessi siano sanabili.
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“Forse c’era un po’ troppa fisicità nel suo gioco all’inizio dell’anno e ha fatto alcune cose che non andavano esattamente secondo il regolamento. È tornato dall’infortunio, è in forma e gioca bene. Evan è un grande giocatore a tutto tondo e penso che indosserà la maglia numero otto degli Springboks per molto tempo.”, ha concluso Stander.
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