Il recordman di punti della Nazionale dice la sua sugli Azzurri, che a breve inizieranno la preparazione alla Coppa del Mondo
Fra poco giorni ci sarà il primo raduno dell’Italia in preparazione alla Coppa del Mondo 2023. L’Italia è inserita in un girone molto duro con Namibia, Uruguay, All Blacks e Francia, e solo le prime due passeranno il turno. L’attenzione è ovviamente rivolta sulle due favorite per passare il turno – e forse anche per il Mondiale – ma Diego Dominguez, ex apertura dell’Italia, recordman di punti azzurro (983 punti) e ora commentatore tecnico per Sky, ai microfoni de Il Tempo ha voluto porre l’attenzione anche sull’Uruguay, che già nel 2021 mise in grande difficoltà l’Italia in un test match a Parma, vinto 17-10 dagli Azzurri.
Diego Dominguez: “Attenzione all’Uruguay”
“In questa fase sono molto impegnato con Sky” spiega Dominguez: “Con Francesco Pierantozzi siamo stati in Uruguay per capire come stanno preparando il Mondiale. Siamo rimasti impressionati dal livello delle loro motivazioni e dalla qualità della loro preparazione. Quando combattono per la loro maglia moltiplicano le loro energie, un po’ come accade per l’Argentina. Sono Paesi che coltivano un profondo senso di appartenenza”.
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L’Italia esordirà sabato 9 settembre contro la Namibia, per poi affrontare l’Uruguay il 20, prima di entrare nella fase decisiva con le sfide contro All Blacks (29 settembre) e Francia (6 ottobre). Proprio la conformazione del calendario, però, può essere un vantaggio secondo Diego Dominguez: “L’Italia affronterà i due avversari alla portata nei primi due turni. Vincendo con Namibia e Uruguay potrà affrontare il confronto con gli All Blacks nella migliore condizione. Scendessi in campo io in quella partita sarei pronto a lasciarci tutto quello che ho”.
Diego Dominguez su Paolo Odogwu
“Sono ottimista” prosegue Dominguez: “Gli Azzurri sono migliorati molto con l’innesto dei giocatori usciti dall’U20 degli ultimi anni, è una squadra piena di talenti. Inoltre, alla squadra che ha sfiorato almeno due vittorie nel Sei Nazioni si aggiungono giocatori come Marin, Odogwu e soprattutto Capuozzo (che ha saltato le ultime 2 partite per infortunio) e Ioane (impossibilitato a giocare il Torneo per questioni contrattuali coi Rebels). Per quanto riguarda Odogwu, è potente ma nuovo del gruppo. Marin viene da un anno di infortuni, ma Capuozzo e Ioane sono due campioni in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario”.
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A proposito di giovani talenti, Dominguez ha proposto anche la sua ricetta per migliorare ulteriormente il loro percorso di crescita: “Sulla formazione dei giovani rugbisti italiani sono stati fatti grandi progressi, ma secondo me manca il loro impiego in campionati competitivi quando arrivano ai 18 anni. Bisogna trovare il modo di farli giocare titolari in Top 10 o in Serie A con continuità, e contro avversari più maturi. Solo così potranno testarsi e completare la maturazione ed essere pronti per l’alto livello. L’Italia ha grandi potenzialità a livello rugbistico, lo dimostra anche la qualità del rugby femminile che ha raggiunto risultati importantissimi”.
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