Ancora tanta delusione nell’ambiente dopo la sconfitta nella finale scudetto contro Rovigo
C’è ancora tanta delusione in quel di Padova, dopo la sconfitta del Petrarca per 16-9 nella finale del Top 10 contro Rovigo. I detentori del titolo non sono riusciti a bissare il successo dello scorso anno, dopo un match tiratissimo nel quale i rossoblù hanno prevalso sul piano del gioco.
“Purtroppo è andata male” ha detto il presidente Alessandro Banzato ai microfoni del Gazzettino di Padova: “Tutta l’annata è stata di alti e bassi, l’epilogo negativo ne è forse la logica conclusione. A Parma il Petrarca è stato un po’ presuntuoso: perché cercare sempre la touche invece che calciare tra i pali quando lo svantaggio era minimo? Che non fosse la serata giusta l’avevo intuito quando Faiva ha calciato fuori dal campo il drop di avvio”.
Leggi anche: Scudetto a Rovigo, le parole dei protagonisti
“Rovigo ci ha messo più anima, ha meritato e ho telefonato al presidente Francesco Zambelli per complimentarmi. Però non venitemi più a dire che il Petrarca ha perso perché rivincere è più difficile che vincere, si doveva giocare meglio e basta” conclude Banzato.
Non nasconde la delusione nemmeno il direttore generale del Petrarca, Vittorio Munari: “Le Finali si devono giocare per vincerle e non per cercare di stravincerle. Il Petrarca ogni volta che aveva la possibilità di piazzare un calcio di punizione doveva farlo, invece è stata cercata con troppa insistenza la touche. Per tutto il secondo tempo non abbiamo mai cercato la vita dei pali, e vedendo che non si riusciva ad andare in meta è arrivata la frenesia, il timore di non farcela. Questo ha portato a commettere una serie di errori, di imprecisioni. Pensavamo di essere più forti, siamo stati solo più presuntuosi e abbiamo perso”.
Leggi anche: Top10: i dati di ascolto della finale Rovigo-Petrarca
“Sapevamo anche che ci dovevamo adeguare al metro arbitrale, ma non lo abbiamo fatto, ed è grave” prosegue Munari: “Per me Gnecchi non ha diretto bene, la meta del Rovigo era viziata da un’irregolarità, ma non è stato aiutato né dai suoi assistenti di linea né dal Tmo, ma parlare in questo frangente dell’arbitro sembra la ricerca di un alibi che invece non abbiamo. Non discuto sull’impegno della squadra, anche se più di qualcuno ha giocato la finale decisamente sottotono”.
Infine, un aggiornamento sulle condizioni di De Masi, uscito in barella dopo aver subito un colpo durissimo durante un placcaggio: “Sta bene, gli ho parlato al telefono La botta è stata dura, ma non ha provocato alcun danno. Non dovrà neppure seguire il protocollo medico per colpi alla testa” spiega Munari.
Un aggiornamento sulla condizione del giocatore: la FIR fa sapere a OnRugby che l’atleta per la Federazione è bloccato dalla attività sportiva e rimarrà tale sino a quando non verranno comunicate evidenze neurologiche che ne permettano il ritorno in campo.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.