Bezzati: “In 14 abbiamo rischiato molto, ma brave tutte”. Tondinelli: “La meta a fine primo tempo ci ha tagliato le gambe”. Molto soddisfatto anche il presidente Fir: “Il movimento cresce e questa partita lo dimostra. Il professionismo è un passaggio complicato, ma ci stiamo lavorando”
Nella finale di Mogliano, in uno stadio Quaggia pieno, svetta ancora una volta il Valsugana, capace di vincere 28-3 contro il Villorba pur giocando 60 minuti in 14 a causa dell’espulsione di Vecchini. Un primo tempo tiratissimo, dove le campionesse d’Italia in carica hanno fatto fatica a trovare varchi contro l’ottima difesa del Villorba, che ha ceduto a tempo scaduto con un intercetto che ha cambiato le sorti della partita.
“La meta a fine primo tempo ci ha tagliato le gambe” ha spiegato al Gazzettino di Treviso coach Michela Tondinelli, al termine del match: “Abbiamo provato a rimetterci in carreggiata, ma non ci siamo riuscite. C’è rammarico per la sconfitta ma nel complesso abbiamo fatto un’ottima stagione, iniziata con una sconfitta contro il Cus Milano dopo la quale tutti ci davano per spacciate, ma alla fine abbiamo meritato la terza finale consecutiva”.
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Dello stesso avviso anche la capitana del Villorba, Sara Barattin: “La superiorità numerica è stata un regalo che non siamo state in grado di cogliere, da parte nostra si poteva sicuramente far meglio, ma onore al Valsugana per come ha gestito la partita in 14”.
Molto soddisfatto il tecnico del Valsugana, Nicola Bezzati: “In inferiorità numerica si rischiava davvero molto, ma le ragazze sono state attentissime fino all’ultimo minuto” ha detto al Il Mattino di Padova. “È stato difficile giocare una finale senza il tallonatore titolare ma sono state bravissime. Abbiamo segnato sei mete comprese le due annullate e 40 punti sono tanti: è un dato che dà ulteriore valore al gruppo e al nostro lavoro”.
Le parole del Presidente Fir Marzio Innocenti
È intervenuto poi anche il presidente Marzio Innocenti, dopo aver premiato le ragazze al termine del match: “È stata una partita particolare, chi è in inferiorità numerica di solito subisce ma oggi la superiorità prima di tutto fisico-atletica del Valsugana è stata importante” ha detto a Il Mattino: “Questa stagione ha dimostrato che il movimento femminile cresce moltissimo e che a livello domestico ci sono partite interessanti. Siamo molto contenti di avere creato la divisione fra la Serie A e l’Eccellenza femminile: quando si giocano partite interessanti si cresce. Con l’estero il divario si allarga: quello al professionismo è un passaggio complicato per noi e per le atlete, ma ci stiamo lavorando”.
Grande soddisfazione anche per Sofia Stefan, che chiude nel migliore dei modi una stagione che l’ha vista protagonista anche in Nazionale: “Partita molto dura, giocata in quattordici dopo il rosso, ci siamo complicate la vita nel primo tempo ma siamo rimaste focalizzate sul nostro obiettivo, e nel secondo abbiamo giocato il rugby che volevamo portandoci a casa il risultato” ha detto ai canali ufficiali Fir. “Di sicuro la meta arrivata un po’ a sorpresa proprio sul fischio finale, una meta non costruita, ci ha facilitato poi il lavoro nella ripresa” ha concluso.
Molto delusa Alyssa D’Incà, costretta ad uscire per il colpo alla testa subito da Vecchini – che è poi costato il rosso alla tallonatrice del Valsugana: “Sto bene fortunatamente, ma mi rimane un po’ l’amaro in bocca perché oggi mi sentivo pronta a dare tutta me stessa per la squadra. Evidentemente doveva andare così, ma è da qui che dobbiamo ripartire per farci trovare pronte e prenderci la rivincita nella prossima stagione” ha detto al Gazzettino.
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