Dal raduno della Nazionale arrivano ottime indicazioni, dopo i primi giorni di lavoro
L’Italia ha cominciato il suo cammino di preparazione alla Coppa del Mondo, i ragazzi sono stati divisi in gruppi, in modo da lavorare individualmente con ognuno di loro, come spiegato ai canali ufficiali della Fir dal preparatore Giovanni Sanguin.
“Al primo raduno si fa una vera e propria ‘anamnesi’ fisica di ogni ragazzo: il minutaggio che ha avuto, i suoi infortuni, le sue condizioni e il suo recupero, e da lì si inizia a lavorare in maniera progressiva, in modo da portare tutti allo stesso livello. La scelta di dividere i ragazzi in gruppi è legata proprio a questo, in modo da fare un lavoro individuale su ognuno di loro” spiega il preparatore.
Leggi anche: Italia, Bruno: “Pensiamo a una partita per volta. I quarti? Un’impresa, ma siamo qui per provarci”
“Il principio è questo: più stanno bene individualmente, più possono dare alla squadra. Allo stesso modo si cerca di aggiustare un po’ il tiro: ad esempio se qualcuno è un po’ sovrappeso si cerca di farlo dimagrire, se qualcuno deve acquistare peso si lavora sull’ipertrofia. In generale, in queste 4 settimane cercheremo di ripristinare i valori dei ragazzi al meglio, lavorando sempre a stretto contatto con Benetton, Zebre e i club dei giocatori impegnati all’estero” conclude Sanguin: “A livello di intensità, daremo una bella accelerata al raduno del 7 luglio, quando aumenteremo il volume del lavoro e cominceremo a preparare i 4 test match che ci aspettano”.
Molto soddisfatto di questo inizio di raduno anche Andrea Zambonin: “È stato bello ricominciare, soprattutto in questo contesto. Le cose stanno andando bene, stiamo lavorando progressivamente, senza forzare troppo. Dopo una stagione difficile è stata un po’ una rivincita riuscire a tornare in raduno, perché volevo dimostrare di essere ancora all’altezza di questo gruppo dopo l’infortunio”.
Leggi anche: Italia, Kieran Crowley: “Dobbiamo riuscire a dare minuti ai nostri migliori talenti”
Dopo una stagione travagliata, Zambonin sta ritrovando la forma migliore per giocarsi un posto nei 33 che andranno in Francia: “Stiamo facendo dei lavori specifici, ho il mio spazio per lavorare sulla caviglia e sugli aspetti tecnici che devo ancora migliorare”.
“Credo sia molto importante lavorare sulla crescita individuale di ognuno di noi: personalmente voglio migliorare la mia potenza fisica e l’impatto fisico, per poter essere performante e vincere l’uno contro uno offensivo e difensivo, e poi voglio cercare di diventare ancora di più un leader in rimessa laterale. Qui c’è un bellissimo clima a livello di gruppo ed è l’ideale per lavorare al massimo” conclude la seconda linea delle Zebre.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.