Dopo una piccola operazione al collo, il pilone sta lavorando a Treviso per potersi poi riaggregare in Azzurro
Mentre 26 dei 45 convocati dell’Italia lavorano a Pergine Valsugana, gli altri Azzurri stanno comunque continuando il loro percorso di preparazione al Mondiale nei rispettivi club. Tra questi c’è Simone Ferrari, che ha recuperato dopo un infortunio avuto a fine stagione e sta lavorando in Ghirada, per poi aggregarsi alla Nazionale dal 7 luglio, quando ci sarà il primo raduno a ranghi compatti, come racconta lo stesso pilone destro a La Tribuna.
Simone Ferrari: “Ci teniamo a passare il turno, non è più l’Italia di una volta”
“A fine stagione ho affrontato una piccola operazione al collo, quindi ho dovuto fare un po’ di riabilitazione. Adesso sono a posto” ha spiegato Ferrari, che poi ha parlato del difficile girone Mondiale: “Ci teniamo tanto a passare il turno. Sappiamo che il girone è tosto, ma siamo molto carichi e abbiamo già dimostrato che possiamo farcela contro chiunque, anche i più forti. Non è più l’Italia di una volta”.
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C’è fiducia nell’ambiente, nonostante il Sei Nazioni chiuso senza vittorie: “Rispetto al passato il modo in cui abbiamo giocato ci rende più fiduciosi. Sappiamo che possiamo essere pericolosi. Poi è chiaro che i risultati saranno importanti, soprattutto all’inizio contro Uruguay e Namibia”.
Ferrari ha avuto un’ottima stagione a livello di prestazioni, e al Sei Nazioni è stato la prima scelta di Kieran Crowley nel ruolo di pilone destro: “Mi sento come non sono mai stato prima, voglio continuare così e migliorarmi ancora di più, in un ruolo dove la competizione aumenterà sempre”.
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