I biancoverdi affronteranno quasi certamente Tommy Allan e Paolo Garbisi, i due numeri 10 della squadra nel recente passato
Il Benetton Rugby contro il proprio passato recente: nella Challenge Cup 2023/2024, molto probabilmente, il club di Treviso si troverà davanti ai suoi due ex numeri 10, Tommaso Allan e Paolo Garbisi.
Il sorteggio dello scorso 21 giugno, infatti, ha visto i Leoni finire sorteggiati nel girone di Perpignan, futura compagine dell’apertura fino ad oggi agli Harlequins, e del Montpellier. Oltre alle due francesi, ci sono anche i Newcastle Falcons, gli Ospreys e i Lions.
Il nuovo format della coppa cadetta prevede che nella fase a gironi ogni squadra affronti due partite in casa e due in trasferta, ma sempre con avversarie diverse, minimizzando le gare tra le squadre appartenenti alla stessa lega.
Anche se non è ancora nota la scansione e il luogo delle sfide, allora, si può facilmente desumere che il Benetton affronterà certamente le due squadre del Top 14, quella inglese e una fra Ospreys e Lions.
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Sulla base dei risultati ottenuti nel 2022/2023, il girone appare tranquillamente alla portata della squadra di Marco Bortolami. Ospreys e Lions sono finite sotto nella classifica dello United Rugby Championship, i Falcons hanno chiusi ultimi nella falcidiata Premiership, Montpellier ha deluso alla grande passando dal titolo di Campione di Francia alla undicesima posizione nel massimo campionato domestico e Perpignan è reduce da uno spareggio per mantenere la serie.
Ogni stagione, però, fa storia a sé. Le squadre francesi sono le più volubili fra una stagione e l’altra, come dimostra il caso di Montpellier.
Il club di Paolo Garbisi, che ha peraltro alzato la Challenge due stagioni fa, ha il materiale umano per essere una squadra di primo piano in Europa, anche privilegiando il campionato, come certamente farà. Il prossimo anno si rafforzerà con gli arrivi di Sam Simmonds e Harry Williams dagli Exeter Chiefs, del tallonatore Tolu Latu dai Waratahs (già allo Stade Français fino al 2022) e ritroverà il figliol prodigo Benoit Paillaugue.
Perpignan, da par suo, dovrà ancora lottare per la salvezza in Top 14. Anche se sta rinforzando la rosa (oltre ad Allan, arriveranno Pietro Ceccarelli, Apisai Naqalevu, Jean-Pascal Barraque e il flanker Jaco van Tonder), si prevede una Challenge Cup a carattere molto sperimentale.
Nonostante la differenza di cilindrata, per entrambe le francesi vale la massima per cui saranno ossi assai duri da battere a casa loro, mentre a Treviso possono essere entrambe più malleabili.
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I Falcons inglesi possono essere equiparati tutto sommato al Perpignan: una squadra che certamente bazzicherà i bassifondi della classifica e che privilegerà il campionato nazionale. Vincere a Newcastle non è semplice, ma non è un’impresa insormontabile, mentre non dovrebbero incutere troppo timore in una visita a Monigo.
Paradossalmente, le squadre più pericolose sono quelle che il Benetton conosce meglio, gli Ospreys e i Lions. La vittoria con i gallesi a Swansea è stata una delle pagine liete della scorsa stagione dei Leoni, ma come testimonia proprio quel 20-21, non sono mai un cliente semplice da affrontare. I sudafricani rappresentano invece uno dei motivi di riscatto, dopo essersi resi protagonisti del momento sostanziale in cui il Benetton ha perso il treno dei playoff, nella partita di Treviso. Una trasferta in Sudafrica in più, nella stagione, è sempre una eventualità da non augurarsi, per lo sconquasso a tutti i livello che comporta, ma avere la possibilità di redimere la sconfitta dello scorso anno giocandosi magari la qualificazione agli ottavi è una prospettiva interessante.
Il DG della squadra Antonio Pavanello non si sbilancia: “Le squadre sono tutte ostiche e credo che dovremo essere pronti ad affrontare chiunque nel nostro percorso per arrivare in fondo. Sicuramente tanto dipenderà dal sorteggio del calendario, ma dobbiamo essere pronti ad affrontare tutti.”
“Onestamente sono molto fiducioso nel nostri mezzi per cui non penso a chi sarebbe meglio incontrare e chi no. Non credo che saremo tra le favorite per la vittoria finale, anche perché, come abbiamo visto l’anno scorso, più si allunga il percorso più difficili sono le avversarie, ma noi da “underdog” quali siamo, come sempre cercheremo di dire la nostra.”
“Pur avendo raggiunto la semifinale lo scorso anno, sappiamo che nessuno ci regalerà nulla, i risultati dovremo conquistarceli e bisognerà mantenere i piedi ben saldi a terra. Dovremo quindi rimboccarci le maniche per arrivare ai risultati dello scorso anno, conquistando ciò che meritiamo sul campo.”
Lorenzo Calamai
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