Il direttore di gara ha spiegato ciò che è successo incassando il supporto della Federazione Neozelandese
Gli strascichi di una finale tiratissima di Super Rugby, dove alla fine i Crusaders hanno battuto 25-20 i Chiefs, non accennano a placarsi, anzi. Il direttore di gara dell’incontro, il neozelandese Ben O’Keeffe, ha raccontato in queste ore la sconcertante marea di insulti che ha ricevuto sui social.
Il 34enne e i suoi assistenti, Angus Gardner, Nic Berry e il TMO Brendon Pickerill, hanno preso durante l’incontro una serie di decisioni disciplinari che alla fine hanno inevitabilmente pesato su un incontro molto equilibrato: la più “pesante” quella del cartellino giallo a Sam Cane, capitano dei Chiefs, al 72esimo minuto del match.
Un momento che è stato visto come il turning point della gara, visto che poi con un piazzato e la meta di Codie Taylor i Crusaders sono andati a prendersi la vittoria.
Al termine del match però sono iniziati i primi problemi, con i tifosi che hanno fischiato il momento della premiazione della squadra arbitrale.
Ben O’Keeffe, 31 Test Match arbitrati a livello internazionale, ha poi utilizzato la sua pagina Instagram per far vedere quanti insulti e abusi a mezzo social avesse ricevuto: “L’abuso in qualsiasi forma non va mai bene, anche se purtroppo, come arbitro al massimo livello, ho dovuto accettare e abituarmi a tutto quello che succede nel post partita. Il fatto che io sia abituato a questo lo ritengo triste: e spero che faccia capire a tutti che non va bene”.
Poi ha aggiunto: “Qualche settimana fa ho visto che cosa è successo all’arbitro Anthony Taylor, che ha diretto la finale di Europa League nel calcio, e alla sua famiglia. Spero che questo non succeda mai nel rugby, anche se vedo che questi atteggiamenti stanno prendendo sempre più piede. Gli arbitri fanno parte del gioco e devono avere il sostegno di tutti, allenatori e giocatori: siamo pronti ad avere conversazioni e confronti con loro, ma in privato (riferimento al fatto di poter ammettere delle colpe su eventuali errori, ma non che questa diventi una possibilità di pubblica accusa, ndr). Sarà questo che potrà cambiare le cose”.
Infine ha concluso dicendo: “Gli insulti e gli abusi purtroppo sono là fuori. C’è bisogno di capire dove c’è supporto e quali possibilità ci sono per affrontare queste situazioni e superarle. Serve aiuto, disponibilità e supporto: altrimenti tutto il resto fallisce”.
A tal proposito, la Federazione Neozelandese, nella persona del suo CEO Mark Robinson, è subito intervenuta per esprimere pieno supporto a Ben O’Keeffe e a tutti gli arbitri.
New Zealand Rugby firmly stands behind New Zealand Referee Ben O’Keeffe. Ben is a widely respected member of the rugby community and an outstanding match official. pic.twitter.com/kcbGLA84wc
— New Zealand Rugby (@NZRugby) June 26, 2023
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.