Tanta delusione per il c.t. degli Azzurrini: “Le due partite per la retrocessione saranno una vera guerra”
C’è tanta delusione nell’ambiente azzurro dopo la sconfitta contro la Georgia: nel giro di 80 minuti, l’Italia è passata dal sogno di una storica semifinale all’incubo dei playout per non retrocedere, dopo una prestazione non all’altezza di quanto fatto vedere dai ragazzi di Brunello nel corso della stagione.
Lo stesso c.t. dell’Italia under 20 ha analizzato lucidamente il match: “Innanzitutto ci tengo a fare i complimenti alla Georgia, che ha meritato la vittoria confermandosi una squadra pienamente competitiva, come si è visto anche con Sudafrica e Argentina” ha esordito ai canali ufficiali della FIR.
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“Per quanto riguarda la nostra prestazione, oggi abbiamo pagato carissime imprecisione e indisciplina, mettendoci sopra qua e là anche qualche bel regalo, come ad esempio in occasione della loro terza meta, quando eravamo rientrati sotto di un punto giocando la migliore fase della nostra gara”.
“Tutto questo fa parte di un percorso di crescita” prosegue Brunello, che non nasconde il rammarico per la sconfitta e soprattutto per la prestazione: “Resta il fatto che oggi non si è vista la squadra che sappiamo di essere, e questo è un peccato perché alla vigilia ci siamo detti che questa giornata poteva mandarci in paradiso o spedirci all’inferno, ed ora in attesa degli altri risultati è probabile dovremo giocare nella fascia dal 9° al 12° posto, dove il rischio retrocessione spinge tutti a dare il 110% ed ogni partita è una guerra vera”.
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Brunello ha spiegato anche cosa è successo sul 25 a 17, quando gli Azzurrini hanno deciso di non piazzare da posizione centrale e di rischiare il tutto per tutto: “Dalla panchina abbiamo chiesto di piazzare, ma a volte le sensazioni in campo contano di più, i ragazzi sentivano di poter segnare col drive da quella situazione ed hanno scelto così, altre volte hanno avuto ragione, ed è comunque giusto responsabilizzare i leader nelle decisioni quando la partita presenta momenti così delicati.
Adesso bisogna smaltire la delusione e guardare avanti, perché l’Italia dovrà affrontare due partite durissime da dentro o fuori: “Ora ci aspettano due partite durissime sul serio, fortunatamente non ci sono infortunati e quindi possiamo affrontarle con tutti i giocatori disponibili, e questo conta molto” conclude Brunello.
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