Il tecnico è pronto a tornare a guidare l’Australia, prima sfida sabato 8 luglio in casa del Sudafrica
Il match che aprirà la nuova edizione del Rugby Championship, la sfida di sabato 8 luglio tra Sudafrica e Australia al Loftus Versfeld di Pretoria, sarà anche la prima partita per Eddie Jones da quando è tornato ad essere capo allenatore dei Wallabies, incarico che ha ricoperto per l’ultima volta nel lontano 2005.
Incominciare con una trasferta in Sudafrica non è uno degli inizi più morbidi, per usare un eufemismo. L’ex-tecnico dell’Inghilterra è head coach solo da pochi mesi ed ha cambiato buona parte dello staff tecnico. Bisognerà ora vedere come reagirà in campo la squadra ed i giocatori al primo stress test, anche in ottica Rugby World Cup, obiettivo su cui Eddie Jones punta molto.
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Difficilmente le squadre assorbono in così poco tempo il sistema di gioco del tecnico australiano, ma Jones non si è fatto intimidire da queste difficoltà. Come ha dichiarato al podcast The Good, The Bad & The Rugby Australia, l’head coach sta già provando a dare una diversa fisionomia ai Wallabies, ricercando soprattutto due aspetti.
L’Australia secondo Eddie Jones: una squadra potente ma dal gioco più istintivo
Da un lato Eddie Jones ha selezionato una squadra molto fisica per giocare il Rugby Championship. Giocatori del calibro di Skelton, Tupou, Kerevi (recuperato dall’infortunio), Koroibete e Vanivalu sono stati citati in questo senso proprio dal tecnico, che ha definito la sua rosa “forte e potente”. Questo perché, sempre secondo l’head coach, le ultime sconfitte dell’Australia non sarebbero dovute tanto al piano tattico, quanto a quello fisico e allo spirito della squadra.
E proprio su quest’ultimo punto ha cercato di lavorare Eddie Jones: “Per troppo tempo i Wallabies hanno provato ad imitare gli All Blacks, dobbiamo tornare a giocare un rugby più australiano: ovvero un gioco un po’ più istintivo, improvvisato. Questa credo sia sempre stata la forza del nostro rugby.”
“È certamente necessario avere una struttura di fondo, ma questa deve essere necessaria per consentire ai giocatori più istintivi di esprimersi. Sono sicuro saremo in grado di mettere in campo una squadra molto potente fisicamente, ma anche rapida nel gioco”, ha concluso il tecnico.
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