È passato un anno dalla clamorosa vittoria dell’Argentina, che stavolta ha anche il vantaggio di giocare in casa. Le cose però sembrano diverse
Il 27 agosto del 2022, poco meno di un anno fa, i giocatori dei Pumas alzavano le braccia al cielo. Qualcuno crollava a terra, sopraffatto dalle emozioni: l’Argentina aveva battuto gli All Blacks in Nuova Zelanda.
Per Ian Foster, lo staff tecnico e i giocatori neozelandesi, il culmine di un periodo di difficoltà che si portavano dietro dall’autunno precedente. Per gli argentini, un picco prestativo che non sarebbero più tornati a toccare, neanche nella vittoria di Twickenham contro l’Inghilterra.
Nel Rugby Championship 2023, gli All Blacks vanno a visitare i Pumas a Mendoza, ma le cose sono cambiate rispetto a un anno fa. La squadra neozelandese è decisamente favorita: pur senza rinverdire i passati fasti, dallo scorso novembre la nazionale in nero sembra tornata sui binari, e il Super Rugby Pacific ha messo in mostra diversi giocatori in stato di grazia tra i convocati. Da parte albiceleste, invece, sembra esserci un momento di stasi nella crescita della squadra, che nella singola partita è in grado di essere un osso duro per chiunque, ma che poi è molto altalenante nei risultati.
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Entrambe approcciano il torneo, come peraltro anche Springboks e Wallabies, con intenzioni discretamente sperimentali, una sorta di avvio anticipato dei warm-up test per la Rugby World Cup. Lo dicono le formazioni, con un Damian McKenzie tirato a lucido a cui è stata data la numero 10 accanto a Jordie Barrett come primo centro. Dall’altra parte titolari inattesi nel pack Lucio Sordoni e Rodrigo Bruni, ma attenzione soprattutto all’ex nazionale Sevens Lucio Cinti, schierato per la prima volta primo centro.
La lotta dei primi otto, dove si faranno sentire le assenze di Brodie Retallick, Sam Whitelock, Marcos Kremer e Guido Petti, darà il là alla partita: più l’Argentina sarà in grado di reggere il colpo lì davanti, e meno possibilità ci saranno per gli All Blacks di mettere in azione una linea di trequarti che, per quanto poco oliata, promette di fare scintille.
Calcio d’inizio alle ore 21:10 italiane agli ordini di Angus Gardner, diretta TV su Sky Sport Summer (canale 201) e in streaming su NOW.
Argentina: 15 Emiliano Boffelli, 14 Bautista Delguy, 13 Matias Moroni, 12 Lucio Cinti, 11 Mateo Carreras, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Rodrigo Bruni, 7 Juan Martin Gonzalez, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Lucio Sordoni, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Agustin Creevy, 17 Mayco Vivas, 18 Eduardo Bello, 19 Pedro Rubiolo, 20 Santiago Grondona, 21 Lautaro Bazan Velez, 22 Nicolas Sanchez, 23 Matias Orlando
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Emoni Narawa, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Caleb Clarke, 10 Damian McKenzie, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Josh Lord, 4 Scott Barrett, 3 Tyrel Lomax, 2 Dane Coles, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Nepo Laulala, 19 Tupou Vaa’i, 20 Dalton Papali’i, 21 Finlay Christie, 22 Richie Mo’unga, 23 Braydon Ennor
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