Brutto esordio per i Wallabies di Eddie Jones, che vanno sopra 0-5 e poi vengono annichiliti dagli Springboks
Inizia con una sconfitta durissima in Sudafrica il Rugby Championship dell’Australia, alla prima uscita da quando Eddie Jones ha rilevato da Dave Rennie la guida della nazionale. Finisce 43-12 per i padroni di casa al Loftus Versfeld di Pretoria, in una gara apparsa sostanzialmente a senso unico.
Non hanno giocato una gara perfetta gli Springboks, caratterizzata da non pochi errori gestuali, ma hanno distrutto la concorrenza sotto ogni punto di vista: fisico, tecnico, attitudinale.
Lo hanno fatto peraltro non solo con la consueta ruvidità, ma anche giocando un rugby propositivo, caratterizzato da una grande percentuale di palloni giocato al largo.
In maglia verde hanno brillato in particolare il numero 6 Marco van Staden, miglior portatore di palla e uomo ovunque dei sudafricani, e il primo centro Andre Esterhuizen, che ha dimostrato di non essere solo un bulldozer, ma un giocatore intelligente con qualità distributive e tecniche interessanti. Bella partita anche di Duane Vermeulen, apparso ben più brillante che durante la stagione giocata con Ulster.
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Interessante, inoltre, la combinazione fra i due playmaker della squadra, Manie Libbok e Willie le Roux, che possono davvero sbloccare il grande potenziale che il Sudafrica può esprimere negli spazi: oggi tripletta per Kurt-Lee Arendse e buona prestazione di Canan Moodie, ma intanto attendono la loro chance altri talenti come Cheslin Kolbe e Makazole Mapimpi.
Per i Wallabies poco da salvare. Bella la meta con cui si è aperta la gara, finalizzata dalla fuga del solito Marika Koroibete. Poi un progressivo sprofondare, messi sotto in mischia ordinata, nel punto d’incontro, senza più possesso. Da rivedere la difesa, sempre attendista, che ha lasciato l’iniziativa alla manovra offensiva avversaria. Quello che più deve preoccupare gli ospiti, però, è l’assenza di uno spirito battagliero necessario per andare ad affrontare questo tipo di gare: oggi l’Australia è andata al tappeto con facilità, non ha messo in campo la fisicità necessaria a stare al livello del Sudafrica.
Dopo la meta di apertura, il Sudafrica ha rimesso la partita sui binari con le prime due mete di Arendse, la seconda arrivata con una giocata da rimessa laterale intelligente, ma dove la difesa si fa sorprendere in modo banale. Si va al riposo sul 17-5.
Nella ripresa il Sudafrica preme sull’acceleratore e chiude la gara con due mete (Arendse e una meta tecnica) tra il 51′ e il 54′. Le occasioni per i padroni di casa si sprecano (tenuti alti in area di meta un paio di volte), ma il punteggio si gonfia solo nel finale, con la seconda meta di penalità e il pick and go camminato di Pieter-Steph du Toit. A tempo scaduto Carter Gordon ammorbidisce il punteggio al termine di una lunga azione caotica.
Per l’Australia meglio fare armi e bagagli in fretta e tornare a Sydney, dove la squadra attenderà l’Argentina la prossima settimana. Il Sudafrica, invece, mette in carniere i 5 punti che voleva, nonostante una formazione con tanti cambiamenti rispetto al XV tipo. Ora palla a Nienaber per fare scelte importanti in vista del match con gli All Blacks.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Canan Moodie, 13 Lukhanyo Am (c), 12 Andre Esterhuizen, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Manie Libbok, 9 Cobus Reinach, 8 Duane Vermeulen (c), 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Marco van Staden, 5 Marvin Orie, 4 Jean Kleyn, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Joseph Dweba, 17 Thomas du Toit, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Evan Roos, 21 Deon Fourie, 22 Grant Williams, 23 Damian Willemse
Marcatori Sudafrica
Mete: Arendse (16, 29, 51), penalty try (54, 68), PS Du Toit (74)
Trasformazioni: Libbok (16, 29, 74)
Calci di punizione: Libbok (13)
Australia: 15 Tom Wright, 14 Suliasi Vunivalu, 13 Len Ikitau, 12 Reece Hodge, 11 Marika Koroibete, 10 Quade Cooper, 9 Nic White, 8 Rob Valetini, 7 Michael Hooper (cc), 6 Tom Hooper, 5 Will Skelton, 4 Nick Frost, 3 Allan Alaalatoa, 2 David Porecki, 1 James Slipper (cc)
A disposizione: 16 Jordan Uelese, 17 Matt Gibbon, 18 Zane Nonggorr, 19 Richie Arnold, 20 Pete Samu, 21 Tate McDermott, 22 Samu Kerevi, 23 Carter Gordon
Marcatori Australia
Mete: Koroibete (7), Gordon (80)
Trasformazioni: Gordon (80)
Calci di punizione:
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