Mondiali Under 20: l’Italia batte il Giappone e rimane nel Championship

Gli azzurrini superano i nipponici in un match con tante mete

Mondiali Under 20: l’Italia batte il Giappone e rimane nel Championship (Ph. World Rugby)

La partita inizia subito benissimo per gli Azzurrini: primo minuto, prima azione per l’Italia che trova il varco con i suoi trequarti. L’ovale poi arriva a Passarella che si mette in proprio, sfonda con una carica e va oltre per il 5-0 iniziale, non convertito da Brisighella.

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Mondiali Under 20: l’Italia batte il Giappone e rimane nel Championship

Il Giappone subisce il colpo, senza però scomporsi più di troppo. Gli asiatici infatti si organizzano trovando il modo di attaccare a più riprese. Al 14′ poi, dopo che Bozzoni, un minuto prima, si era fatto ammonire dall’arbitro per un in-avanti volontario nel corso di un’azione difensiva, lasciando i suoi in quattordici, ecco la meta nipponica: multifase sotto ai pali italiani, sino a quando capitan Omachi non trova il modo di rompere la rete difensiva e andare oltre. Conversione facile per Naramoto, che fa 5-7.

I ragazzi di Massimo Brunello vanno quindi sotto sia nel punteggio sia nel numero di uomini a disposizione, ma trovano il modo di prendersi l’ovale – dopo il restart – e di attaccare ferocemente: serie di cariche nei pressi della linea di meta, un paio rimangono corte di poco, poi arriva Casilio a metterci tutti i centimetri possibili per mettere la palla sulla linea di meta. L’arbitro si prende qualche attimo per convalidare, consultando il TMO: c’è la meta e c’è la conversione del 12-7.

Si arriva al 20′. Il Giappone prova a rimettere subito le cose a posto attraversando una lunga fase d’attacco di quasi dieci minuti, senza però trovare profitto. Alla mezz’ora poi, un lampo azzurro: uscita di forza dai ventidue difensivi, palla che da Casilio arriva a Sante, il quale trova un calcio passaggio sull’altro fronte d’attacco per Gesi. L’ala riceve, fa suo l’ovale, si mette in moto e sull’out di destra semina mezza difesa rivale arrivando fino in fondo per la segnatura che regala un po’ di margine all’Italia, vista anche la conversione di Brisighella, che vale il momentaneo 19-7.

Ultimi dieci minuti della prima frazione. La rappresentativa del Sol Levante si porta sul 19-10 accorciando col calcio di Naramoto che finisce in mezzo ai pali, ma nel finale è ancora l’Italia a fare la voce grossa. Furto in rimessa laterale degli azzurrini in zona d’attacco, fallo subito e touche rimodulata. Lancio italiano, ovale preso: da quel momento una raffica di caricare con gli avanti a erodere la difesa giapponese. Il varco giusto lo trova al quarantesimo esatto ancora lui, Dewi Passarella, sotto ai pali. Brisighella non può sbagliare l’addizione successiva: si va al riposo con l’Italia in vantaggio per 26-10.

I primi punti della ripresa arrivano al 46′ e portano la firma del Giappone. Progressione devastante di Taison Mogami che crea il break, arriva il sostegno dei compagni che si traduce in una superiorità al largo: Oike si fa trovare al posto giusto nel momento giusto per sprintare andare in meta, ma senza conversione. Si va sul 26-15.

Il tentativo asiatico di ridurre il gap dura poco, perché sei minuti dopo la segnatura nipponica arriva quella – di forza – di capitan Odiase che spacca definitivamente la partita portando l’Italia sul 33-15. La partita vive un momento di respiro, si scollina l’ora di gioco: è il momento dei cambi per entrambe le formazioni.

Al 62′ il Giappone rimane in quattordici. Entrata scomposta di Takahashi su un accorrente Bozzoni, l’arbitro si aiuta con il TMO: cartellino giallo. La sanzione però diventa definitiva, passando da giallo a rosso, quattro minuti dopo, quando la revisione richiesta dall’arbitro aggrava la posizione del giocatore in maglia biancorossa.

Il match di fatto si chiude qui. Nel finale arrivano mete in sequenza da una parte e dall’altra. Bozzoni, e Passarella (tris per lui) siglano da una parte, mentre Hayashi e dall’altra. Il match si chiude sul 45-27 per l’Italia che batte il Giappone acquisendo il diritto di permanenza nel Championship.

Italia: 1. Federico Pisani, 2. Nicholas Gasperini, 3. Marcos Francesco Gallorini, 4. Enrico Pontarini, 5. Pietro Turrisi, 6. Carlos Berlese, 7.  David Odiase (c), 8. Jacopo Botturi, 9. Lorenzo Casilio, 10. Giovanni Sante, 11. Filippo Bozzoni, 12. Dewi Passarella, 13. Lorenzo Elettri, 14. Alessandro Gesi, 15. Simone Brisighella
A disposizione: 16. Giovanni Quattrini, 17. Riccardo Bartolini, 18. Matteo Bernardinello, 19. Alex Mattioli, 20. Filippo Lavorenti, 21. Sebastiano Battara, 22. Matthias Douglas, 23. Nicola Bozzo

Marcatori Italia
Mete: Dewi Passarella (1′, 40′, 73′), Lorenzo Casilio (16′), Alessandro Gesi (30′), David Odiase (52′), Filippo Bozzoni (70′)
Conversioni: Simone Brisighella (18′, 31′, 40′, 54′, 71′)
Punizioni:

Giappone: 1. Hwang Sena, 2. Takashi Omoto, 3. Riku Tomita, 4. Yuzuki Sasaki, 5. Kantaro Tajima, 6. Tenta Kobayashi, 7.  Tomoki Kusuda, 8. Taison Mogami, 9. Asahi Doei, 10. Kanjiro Naramoto, 11. Kosho Muto, 12. Kengo Nonaka, 13. Yoshiki Omachi (c), 14. Renji Oike, 15. Yoshitaka Yazaki
A disposizione: 16. Kota Nagashima, 17. Tomoki Yumbe, 18. Kosuke Sugiura, 19. Bunsuke Kurita, 20. Keito Hayashi, 21. Yutaro Takahashi, 22. Taishin Ohshima, 23. Genki Ikuta

Marcatori Giappone
Mete: Yoshiki Omachi (14′), Renji Oike (46′), Keito Hayashi (76′), Kota Nagashima (79′)
Conversioni: Kanjiro Naramoto (15′)
Punizioni: Kanjiro Naramoto (35′)

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