Gli All Blacks si impongono sul Sudafrica e ipotecano il Rugby Championship 2023

Ancora una volta i neozelandesi scavano un solco nei primi minuti, la reazione Springboks non basta

Richie Mo'Unga All Blacks novembre internazionale 2021

Gli All Blacks si impongono sul Sudafrica e ipotecano il Rugby Championship 2023 – ph. S. Pessina

Gli All Blacks lanciano decisamente la loro candidatura per la vittoria dell’edizione 2023 del Rugby Championship e lo fanno con una vittoria prepotente sull’avversario più pericoloso, il Sudafrica di Jacques Nienaber. Oggi, sabato 15 luglio, alle ore 9:05 presso lo Mount Smart Stadium di Auckland è andata in scena la lotta tra queste due formazioni, che ha visto la Nuova Zelanda imporsi in casa per 35-20.

Gli All Blacks di Ian Foster ripartono letteralmente dalla vittoria con l’Argentina. Anche in questo caso scavano un netto divario di 17 punti già nei primi 15 minuti, reggono alla risposta Springboks in avvio della ripresa ed infine chiudono la pratica con due mete negli ultimi dieci minuti di partita.

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Rugby Championship: la cronaca di Nuova Zelanda – Sudafrica

Come contro l’Argentina gli All Blacks incominciano subito con estrema decisione, mantenendo subito il possesso dell’ovale nei primi minuti. Il Sudafrica risponde in difesa con alcuni impatti potenti ma già entro i primi cinque minuti, grazie ad una abile giocata di Jordan, si apre il varco per la prima meta del match, segnata dal mediano di mischia della Nuova Zelanda, Aaron Smith. Mo’unga subito aggiunge due punti ed entro il 10′ centra i pali anche da calcio di punizione per il 10-0.

Ma la pressione All Blacks non è finita ed è Frizell in particolare a farsene portatore. È il terza linea che al 15′ segna la seconda meta per la Nuova Zelanda, portando a termine un’azione ben costruita e sfondando con forza gli estremi difensori sudafricani.

Solo a cavallo del 20esimo minuto gli Springboks riescono a contendere il possesso dell’ovale alla Nuova Zelanda e iniziare a calcare la metà campo avversaria. Sotto per 17-0 il Sudafrica punta al bersaglio grosso rifiutando un facile calcio di punizione. Al 26′ sembra arrivare la prima meta Spingboks ma Kolbe, in contrasto con Beauden Barrett non riesce a controllare chiaramente l’ovale ed il suo tentativo di marcatura viene annullato dal TMO.

Dopo una prima fase intensissima, gli ultimi 10 minuti del primo tempo sono più equilibrati e tattici: il Sudafrica riesce a cancellare lo zero sul tabellone con de Klerk che centra la punizione al 36′, a cui gli risponde pochi minuti dopo il solito Mo’unga. Anche l’ultima azione offensiva dei sudafricani viene arginata e si va agli spogliatoi sul punteggio di 20-3.

A scavare questo solco sono stati davvero i primi 20 minuti di gioco, con l’ennesimo avvio strabordante della Nuova Zelanda mentre il Sudafrica non trovava i mezzi per rispondergli. Impressionante il dato alla mezz’ora dei 17(!) placcaggi sbagliati da parte degli Springboks.

Sin dai primi minuti della ripresa ecco i cambi: il capitano degli All Blacks, Sam Cane, viene sostituito al rientro in campo da Papali’i mentre Jacques Nienaber, tecnico del Sudafrica, cambia molte carte in tavola tra gli avanti. Quattro i cambi in pochi minuti: dentro Marx, Snyman, du Toit e Vermeulen al posto di Mbonambi, de Jager, Mostert e Wiese.

I primi dieci minuti della ripresa vedono le squadre rientrare in campo meno concentrate, con qualche errore da entrambe le parti. Al 53′, però, è il Sudafrica che riesce ad approfittare di un fallo All Blacks (che costringe al cambio in mediana tra de Klerk, toccato, e Williams). Si va alla rimessa laterale a pochi metri dalla linea di meta e, con la più classica delle maul, gli avanti Springboks fanno la differenza e con Marx schiacciano l’ovale per la prima meta sudafricana, trasformata da Kolbe.

Col Sudafrica che torna a fare la voce grossa e cerca di riaprire la partita, gli All Blacks si scoprono più tattici e anche alla distanza vanno per il calcio di punizione. Mo’unga conferma l’ottima precisione al piede e centra i pali al 60′ per il 23-10.

Ma il punteggio è destinato a muoversi velocemente. Il Sudafrica non ci sta a questo gioco più tattico e dimostra di essere rientrato in campo con un piglio diverso. Al 62′ Kolbe riceve un passaggio millimetrico e, con un’accelerazione impressionante, si lancia in tuffo in meta all’altezza della bandierina. La trasformazione è difficile e per poco l’ala non la centra: si rimane sul 23-15.

Sembra che gli Springboks siano destinati a riaprire il match. Il secondo colpo subito, però, fa suonare un campanello di allarme nella testa degli All Blacks che, a questo punto, riprendono il possesso dell’ovale e a premere sulla linea difensiva sudafricana. La pressione porta il suo risultato, Jordan riesce a controllare un ottimo calcio up and under e marca la terza meta per la Nuova Zelanda.

Non manca la trasformazione di Mo’unga, che porta il risultato sul 30-15, ma è lo stesso numero 10 dei Crusaders a muovere ancora il punteggio, stavolta segnando la quarta meta All Blacks, quella che nei fatti chiude la partita (sbagliando però il successivo calcio, primo e unico errore della partita). Il Sudafrica riesce a reagire con un’azione personale di Smith che, all’80’, approfitta di una leggerezza dei neozelandesi, ruba l’ovale e lo schiaccia. È però un’azione che non influisce sul risultato complessivo, con gli All Blacks che si impongono per 35-20 e lanciano la loro ipoteca sul Rugby Championship 2023.

Matteo Salmoiraghi

Leggi anche: Spettacolo e lotta nel Rugby Championship: gli highlights di All Blacks – Springboks

Formazioni e tabellino di All Blacks – Springboks

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Tamaiti Williams, 18 Nepo Laulala, 19 Tupou Vaa’i, 20 Dalton Papali’i, 21 Finlay Christie, 22 Braydon Ennor, 23 Caleb Clarke

Mete: Smith 5′, Frizell 15′, Jordan 69′, Mo’unga 77′
Trasformazioni: Mo’unga 6′, 17′, 70′
Punizioni: Mo’unga 10′, 38′, 60′
Drops: –

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Damian Willemse, 9 Faf de Klerk, 8 Jasper Wiese, 7 Franco Mostert, 6 Kwagga Smith, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth (c), 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Thomas du Toit, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Pieter-Steph du Toit, 21 Duane Vermeulen, 22 Grant Williams, 23 Manie Libbok

Mete: Marx 53′, Kolbe 62′, Smith 80′
Trasformazioni: Kolbe 55′
Punizioni: de Klerk 36′
Drops: –

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