Dalla meta di sfondamento di Frizell al volo d’angelo di Kolbe, il meglio di Nuova Zelanda-Sudafrica
Ogni scontro tra All Blacks e Springboks è una partita a sé, per quanto quella di oggi, sabato 15 luglio, valesse per il secondo turno del Rugby Championship 2023. Dopo la battaglia che si è svolta sul campo del Mount Smart Stadium di Auckland anche questa edizione del trofeo australe sembra destinata ad andare tra le mani dei tuttineri.
La Nuova Zelanda si è imposta sul Sudafrica per 35 a 20 in un match davvero intenso e fisico, ma che ha lasciato spazio anche ad alcune giocate che hanno messo in mostra le qualità ed il talento dei singoli giocatori, come si può vedere negli highlights in fondo all’articolo. Delle sette mete complessive della partita, quattro dalla parte degli All Blacks e tre targate Springboks, molte rubano l’occhio.
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Frutto di ottime azioni di squadra, oltre che della qualità dei singoli, sono le prime due mete dei padroni di casa, entrambe caratterizzate dalla capacità di penetrazione dell’ala Will Jordan. In particolare nella prima è lui che, con rapidità, riesce a rialzarsi correttamente da terra e lasciare con un palmo di naso ben tre giocatori del Sudafrica per la marcatura di Aaron Smith. Nella seconda partecipa all’azione che porta alla meta di Frizell, uno dei migliori del primo tempo, che finalizza la giocata travolgendo letteralmente l’estremo Le Roux.
Davvero pregevole è però anche la seconda meta degli Springboks, realizzata a metà della ripresa. Pur in svantaggio per 23 a 10, i sudafricani hanno cercato in tutti i modi di colmare il divario e riaprire la partita. Dopo aver subito il calcio di punizione di Mo’unga, gli Springboks ripartono velocemente e un passaggio davvero rischioso, ma corretto, di Le Roux apre una prateria per l’accelerazione bruciante di Kolbe, che si lancia a volo d’angelo per schiacciare l’ovale.
Gli highlights mettono in luce anche l’ottima partita del mediano di apertura degli All Blacks Mo’unga che si è mette in mostra soprattutto per l’eccellente prestazione al piede, anche con calci molto distanti, e con la meta che nei fatti chiude il match al 77′, per cui neanche la marcatura finale di Kwagga Smith può più influire.
Rugby Championship: gli highlights di All Blacks – Springboks
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