Come prevedibile, la decisione nei confronti del campione irlandese ha scatenato una lunga serie di reazioni
La squalifica di Jonathan Sexton ha lasciato più di qualche strascico nell’ambiente. Tante personalità del rugby mondiale hanno detto la loro su quanto accaduto e sulla squalifica – considerata troppo leggera (3 settimane) – del campione irlandese.
Il primo a intervenire è stato Ryan Lamb, ex giocatore di Gloucester, London Irish, Northampton Saints, Leicester Tigers e Worcester Warriors.
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Lamb, ora assistente allenatore a Plymouth, ha vissuto un’esperienza simile a quella di Sexton. Fu infatti squalificato per quattro settimane per aver detto all’arbitro: “È un fo*******to imbarazzo”, anche se Lamb ha sempre ribadito di non aver mai detto parolacce in quella situazione.
In ogni caso, su Twitter Lamb ha detto la sua: “Ho avuto una squalifica di 4 partite per aver chiesto a un arbitro di spiegare una decisione in modo inappropriato, senza parolacce. Pensavo di meritare la squalifica che avevo preso, ma a questo punto non ne sono così sicuro”.
Dall’altro lato, Lamb ha ironicamente fatto notare che in questo modo – saltando i test match di preparazione – sarà sicuro di partecipare al mondiale, vista la sua tendenza a infortunarsi: “Quanto sarebbe stato orribile per uno dei migliori giocatori d’Europa finire la carriera così?”
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L’ex flanker dell’Irlanda e di Munster, Stephen Ferris, ha invece preso le difese di Sexton: “Mi dispiace per i fan irlandesi che hanno visto Johnny Sexton giocare per molti anni per il suo Paese e ora non avranno la possibilità di vederlo giocare sul suolo irlandese prima della Coppa del Mondo. Ha fatto crescere il gioco a livello globale per quasi due decenni, e a mio parere la squalifica sembra pesante”
L’ex capitano dell’Inghilterra Will Carling, invece, è stato molto duro: “I valori del rugby sono importanti, e uno di questi valori è il rispetto, un altro deve essere la disciplina, e tutto il resto. Se no, allora perché far finta di avere questi valori?”
Il giornalista Neil Fissler è stato ancora più duro: “Questo sport è una presa in giro, e coloro che hanno preso questa decisione sono dei clown incompetenti”
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