Rovigo, il presidente Zambelli suona la carica e…si lamenta

Francesco Zambelli ph. Tommaso Del Panta

Lunedì 24 luglio è il giorno in cui il Rugby Rovigo, formazione campione d’Italia della massima serie nazionale, si ritrova per iniziare la stagione 2023/24.

La squadra allenata dal coach Alessandro Lodi si presenta in larga parte confermata, con alcuni rinforzi che sulla carta la collocano di diritto tra le favorite assolute del prossimo campionato.

Per l’occasione è interventuto anche il Presidente del club rossoblù, Francesco Zambelli, che in una intervista rilasciata a Il Gazzettino ha toccato diversi argomenti di rilievo.

Dalle prospettive societarie, alla campagna acquisti, fino alla situazione generale della competizione da poco denominata Serie A Elite.

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Rovigo, il presidente Zambelli suona la carica e…si lamenta

«La squadra è forte di suo, i ruoli di prima scelta rimasti vuoti sono stati riempiti. Il gruppo è completo, 38 giocatori più i giovani. Io sono contento – ha dichiarato Francesco Zambelli a Il Gazzettino – Il campionato l’abbiamo vinto la scorsa stagione, questa sulla carta non dobbiamo stravincerlo con i colpi di mercato. Saranno lo staff tecnico e giocatori a trovare le motivazioni e la voglia di fare il bis dello scudetto, come non succede a Rovigo dagli anni ‘60. Sanno che la società in questo è sempre accanto a loro».

Nelle ultime settimane sono stati annunciati i nuovi innesti, tra cui il mediano di apertura Jacob Atkins, il mediano di mischia Jacopo Boscolo, il seconda linea Alfonso Zottola. I rumors più insistenti però riguardano il trequarti centro della nazionale italiana Luca Morisi, attualmente senza contratto dopo il fallimento dei London Irish.

«Morisi fosse per me lo prenderei subito. Mi piacerebbe darlo ai tifosi e agli sponsor, oltre che alla squadra, per come ci sono stati vicini. Avrebbero diritto a essere gratificati da un campione del genere. E sono sicuro che se oggi scrivessi agli sponsor per chiedere uno sforzo per lui non mi direbbero no».  Ha aggiunto Zambelli, che poi ha spiegato con una punta di polemica: «A cosa serve uno sforzo del genere per un campionato dove chi gestisce il sistema ci caccia sempre più in basso? Ci hanno tolto pure la Coppa Italia e non sappiamo ancora i contributi della manifestazione che fine faranno. Su impianti, budget e settori giovanili nonostante le cosiddette regole ci saranno deroghe e 2-3 livelli diversi. Non vogliono farci emergere. Vale la pena allora prendere uno come Morisi?».

35 anni di presidenza, tra permit player e quota 1000 abbonamenti

Oltre al nome di Morisi, c’è stato un altro atleta in orbita di Azzurro finito sul taccuino del club polesano.

«Mi ero lusingato di riportare a Rovigo Giacomo Da Re, visto che al Benetton non gioca e visto che le Zebre si sono prese Giovanni Montemauri nonostante lui volesse rimanere un’altra stagione da noi. Mi hanno detto che Da Re viene convocato in Nazionale e quindi non si può. Così abbiamo dovuto prendere un mediano d’apertura straniero. Non contiamo niente».

Nel corso dei trasferimenti estivi sono arrivati i permit player Matteo Rubinato e Marco Scalabrin, un passo importante nell’equilibrio dei rapporti tra FIR e società di Serie A Elite. La posizione di Zambelli in merito è chiara:

«Nell’incontro con Maurizio Zaffiri e German Fernandez della Fir ho detto che sono disposto a fare due prestiti stagionali, e a fine anno i giocatori decideranno dove andare, non a garantire minutaggio a scapito dei nostri. I due giocatori faranno la preparazione a Treviso, dove sono di fatto degli esuberi come tanti altri permit di Urc, poi verranno qui per tutta la stagione».

Al netto della campagna acquisti, il patron del Rovigo è motivato a fare il meglio per la sua trentacinquesima stagione da Presidente.

“Partiamo per mandare alla Fir un ulteriore messaggio su quanto Rovigo e il suo territorio i tengano al campionato, magari anche raggiungendo quei 1.000 abbonamenti da anni mio obiettivo».