“Dobbiamo spingerci oltre in ogni contesto”
A Parma le Zebre stanno vivendo la nona settimana di preparazione; il gruppo non è ancora al completo perché in molti stanno lavorando con le nazionali in vista dell’imminente Rugby World Cup, ma è comunque nutrito e dal raduno degli Azzurri sono appena tornati alla base Enrico Lucchin, Paolo Buonfiglio e Matteo Nocera.
Francesco Della Ceca, responsabile della preparazione atletica e fisica delle Zebre, ci spiega dai canali ufficiali del club come stanno affrontando gli allenamenti per la prossima stagione e quali sono nello specifico del suo ambito gli obiettivi della franchigia federale.
La lunga serie di allenamenti, che porterà le Zebre all’esordio nel prossimo United Rugby Championship il 21 ottobre al Lanfranchi di Parma contro gli irlandesi di Ulster, è condita da cinque incontri amichevoli pre-stagionali contro Ealing Trailfinders, Sitav Rugby Lyons, Oyonnax, Glasgow Warriors e Benetton Rugby.
L’intervista a Francesco Della Ceca, preparatore atletico delle Zebre
Zebre, il focus sulla preparazione fisica con Francesco Della Ceca
Come avete impostato il lavoro per questa lunga preparazione estiva che ci accompagnerà verso il calcio di inizio della prima amichevole, in programma sabato 26 agosto a Piacenza contro gli Ealing Trailfinders?
“È una preparazione più lunga del solito, visto il Mondiale in Francia a settembre e la conclusione della passata stagione nell’ultimo fine settimana di aprile. Siamo ripartiti a fine maggio e abbiamo deciso di approcciare il lavoro con tre blocchi, intervallati da una settimana di scarico, in vista della prima amichevole del 26 agosto. Nel primo blocco abbiamo svolto dei test funzionali e prestativi ai giocatori per individuare i programmi di lavoro individuali di ognuno. A partire dal secondo blocco, abbiamo iniziato ad inserire la parte del contatto e del rugby vero e proprio.”
Che stimoli volete dare ai ragazzi e che obiettivi vi siete posti insieme con gli altri tecnici?
“Uno degli obiettivi che ci siamo posti è far meglio rispetto alla passata stagione, che è stata difficile, avendo lavorato duramente senza però raccogliere risultati in termini di vittorie. L’idea generale che ci siamo dati è quella di spingersi oltre in ogni contesto, dal fitness game, al lavoro di atletica o in quello in palestra. Dobbiamo dare tutti quel qualcosa in più per migliorarci.”
Come stanno reagendo i giocatori e che risposte state avendo a livello fisico-atletico, ma anche mentale?
“A maggio abbiamo ritrovato i giocatori in buone condizioni. Stanno reagendo bene agli stimoli di lavoro, c’è tanta energia soprattutto a livello mentale, perché a livello fisico non potevamo dire di essere indietro negli anni passati. Con l’innesto di nuovi allenatori ci sono degli approcci e delle idee provenienti da più parti del mondo che ci aiutano nello stimolare i giocatori con nuove opportunità. Un altro focus che ci eravamo posti era costruire un gruppo. Ringrazio la società che ci sta supportando in questo processo. Abbiamo organizzato dei team bulding che ci hanno dato tanto. Abbiamo avuto modo di conoscerci tutti meglio fuori dalle finestre di lavoro. Il gruppo si è amalgamato meglio, il che è funzionale alle prestazioni in campo.”
Qual è la grande sfida per voi preparatori quest’anno?
“La grande sfida come gruppo preparatori è far meglio rispetto all’anno precedente e fornire giocatori migliori allo staff tecnico. Un altro focus che ci siamo posti è far sì che i primi cinque uomini (la prima e la seconda linea) siano molto più disponibili al gioco dinamico e di movimento che lo staff tecnico ha delineato e vuole riconfermare quest’anno. Giocatori migliori con una mentalità all’approccio diversa. Non vogliamo cedere negli ultimi minuti o avere flessioni di prestazione durante la partita. Vorremmo avere una stabilità, quindi l’obiettivo che ci siamo posti è essere più consistenti durante tutti gli 80’ di gioco. Dal punto di vista fisico, mentale e tecnico.”
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