All Blacks più forti di tutti, Australia battuta e titolo in cassaforte
Il punteggio di 7 a 38 è eloquente: gli All Blacks hanno dominato i Wallabies. La squadra allenata da Eddie Jones ha provato ad alzare il suo standard rispetto alle ultime uscite, ma si è trovata di fronte un avversario troppo forte.
Gli uomini di Ian Foster confermano lo stato di forma evidenziato con Argentina e Sudafrica, andando così a conquistare il torneo più ambito dell’emisfero sud.
I tuttineri, rigenerati e pieni di soluzioni tattiche, lanciano un messaggio forte e chiato in vista del mondiale che inizia a settembre. In Francia ci sarà da fare i conti con loro.
The Rugby Championship: la cronaca di Australia v Nuova Zelanda
Gli All Blacks mettono subito pressione nella metà campo avversaria e al 5′ minuto da un placcaggio durissimo di Scott Barrett su McDermott nasce la meta di Frizzell che apre il tabellino dei marcatori. Mo’unga fallisce la trasformazione e si resta sul +5.
La reazione degli Wallabies è furiosa, risalgono il campo con grande energia e trovano un’avanzamento importante con Nawaqanitawase. Lo sviluppo dell’azione porta il pallone al largo fino a Koroibete che schiaccia in meta in bandierina. La successiva trasformazione di Gordon consente all’Australia di andare in vantaggio.
Il primo quarto di gara è contraddistinto dal grande lavoro nei breakdown dell’Australia. Tre palloni tenuti a terra dagli All Blacks portano la firma dei placcatori in maglia verdeoro, bravi a isolare i ball carrier ed evidenziarne il tenuto.
La Nuova Zelanda alterna bene gli attacchi all’esterno e le cariche centrali, ma sbatte spesso di fronte ad una difesa australiana ben organizzata. Al 30’ arriva un cartellino giallo a Koroibete che toglie dal campo uno dei giocatori più ficcanti del primo tempo.
Gli All Blacks si ricompattano, sfruttano la superiorità numerica e vanno oltre la linea di meta con un drive ben imbastito dal pacchetto di mischia e da Codie Taylor, che tocca per ultimo e corona una prestazione molto positiva.
È il prologo alla terza meta che arriva dal solito Will Jordan. Nasce tutto da un lunghissimo multi fase in cui la Nuova Zelanda logora la difesa di casa con pazienza e mette in condizioni il suo top scorer di segnare in bandierina per il 7 a 19 che chiude il primo tempo.
Nella seconda frazione prevale l’equilibrio fino al 59′, poi Caleb Clarke trova il guizzo giusto con un pick and go a pochi centimetri dalla meta e indirizza il risultato sul 7 a 24, poi 7 a 26 grazie al piede di Mo’unga.
Le segnature di Telea e Ioane arrivano in rapida successione, ben costruite e rifinite con grande classe. Mete pesanti che mettono il sigillo alla partita. A pesare sull’economia del secondo tempo c’è anche un cartellino giallo comminato a Angus Bell al 56′ che consente agli All Blacks, fin lì sul 7 a 19, di prendere il largo con 3 mete in 7 minuti.
Gli ultimi 10 minuti vedono i Wallabies impegnati a rendere il punteggio più mordibo. Niente da fare, gli ospiti mettono di fronte un muro invalicabile e possono festeggiare la terza vittoria in tre partite.
Il tabellino del match
Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Mark Nawaqanitawase, 13 Jordan Petaia, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Carter Gordon, 9 Tate McDermott, 8 Rob Valetini, 7 Tom Hooper, 6 Jed Holloway, 5 Will Skelton, 4 Nick Frost, 3 Allan Alaalatoa (c), 2 David Porecki, 1 Angus Bell
Sostituzioni: 16 Jordan Uelese, 17 James Slipper, 18 Taniela Tupou, 19 Richie Arnold, 20 Rob Leota, 21 Nic White, 22 Quade Cooper, 23 Izaia Perese
Mete: 7′ Koroibete
Trasformazioni: 8′ Gordon
Cartellini: 30′ Koroibete, 56′ Bell
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea (c), 7 Dalton Papali’i, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
Sostituzioni: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Nepo Laulala, 19 Sam Whitelock, 20 Luke Jacobson, 21 Cam Roigard, 22 Anton Lienert-Brown, 23 Caleb Clarke
Mete: 5′ Frizzell, 34′ Taylor, 39′ Jordan, 59′ Clarke, 63′ Telea, 66′ Ioane
Trasformazioni: 35′, 40′, 60′, 67′ Mo’unga,
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