Le prime parole del neo assistente dello staff tecnico dei veneti
Un “ritorno a casa”. Dopo l’ufficialità di qualche giorno fa, Alessandro Troncon, il nuovo allenatore dell’attacco del Benetton Rugby, ha parlato di quello che sarà il suo ruolo e di quelle che saranno le sue prospettive per provare ad aiutare l’head coach Marco Bortolami e il club a crescere.
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Benetton Rugby, Alessandro Troncon: il punto di vista
Intervistato da La Tribuna di Treviso, il tecnico si è così espresso: “In questo momento – ha detto – mancano 25-26 giocatori: non è un compito facile, ma la considero anche un’opportunità di lavoro con elementi che durante il campionato scorso hanno avuto meno possibilità di scendere in campo. Vogliamo rendere il gruppo il più competitivo possibile per aumentare la concorrenza”.
Poi sull’attacco in particolare ha aggiunto: “L’attacco è importantissimo: ho già avuto questa mansione con le Zebre e in nazionale. Cercherò di portare la mia esperienza e poi qualche novità e qualche idea: ovviamente ragionerò insieme a Marco Bortolami e al resto dello staff, di cui fa parte anche Fabio Ongaro, siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda e devo dire che è un piacere lavorare con amici con i quali ho anche condiviso un sacco di ricordi da giocatore. Vogliamo che il Benetton sia competitivo: ovviamente in attacco, ma anche in difesa”.
Infine sui paragoni fra il rugby attuale e quello di qualche anno fa ha concluso dicendo: “Oggi si fa un rugby più veloce, fisico e tecnico, direi nelle competenze individuali. Questo permette di avere un gioco con qualità e spettacolarità superiore. In generale però penso che i principi basilari restino gli stessi di due o tre decenni fa: si cambiano strategie o priorità a seconda dei momenti delle varie partite, però il rugby è quello, oggi come allora”.
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