Confermata la leadership anche per il match di Dublino, ma su ciò che accadrà dopo non ha dubbi
La nazionale italiana che si prepara ad affrontare sabato 5 agosto alle ore 21.00 l’Irlanda a Dublino, scenderà in campo ancora una volta con Federico Ruzza nelle vesti di capitano.
Il giocatore del Benetton Rugby ha preso i gradi dal primo minuto già sabato scorso, quando la squadra allenata da Kieran Crowley ha perso per 25 a 13 con la Scozia.
Una nomina apprezzata, anche perchè arrivata esattamente nello stadio in cui il ventinovenne seconda linea originario di Padova ha esordito a livello internazionale.
Adesso una nuova opportunità per consolidare una leadership riconosciuta sia a livello di club che in Azzurro, dove può vantare 42 presenze.
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Italia, Federico Ruzza: “Per il futuro penso che il ruolo di capitano sia giustamente di Michele Lamaro”
«Essere il capitano della propria nazionale, oltre ad essere un riconoscimento di fiducia da parte dello staff, è un’emozione splendida – ha raccontato Federico Ruzza in un’intervista rilasciata al Gazzetino – credo che guidare la Nazionale contro squadre come Scozia e Irlanda, non sia per nulla semplice, dunque sono molto felice che sia stata affidata a me questa responsabilità e, come sempre, proverò a dare il massimo.»
Nonostante la riconferma a distanza di una settimana, da parte sua c’è la consapevolezza che la fascia sia ancora appannaggio di Michele Lamaro.
«Per il futuro, sinceramente penso che il ruolo di capitano sia giustamente sulle spalle di Michele io sono solo il capitano di giornata e va bene così».
La sfida all’Irlanda e gli obiettivi in vista della Rugby World Cup
«Dopo il ko contro la Scozia abbiamo rivisto alcune cose – ha proseguito Ruzza a proposito della sconfitta di Murrayfield – Siamo stati un po’ carenti nei punti d’incontro offensivi. Contro una squadra come l’Irlanda, che ha giocatori molto abili nel turnover, sarà fondamentale risolvere questi problemi in modo da avere palloni di qualità. È inevitabile che ci sia tensione ma sono sicuro che riusciremo a gestirla al meglio. A breve lo staff dovrà fare delle scelte, è una situazione che viviamo molto tranquillamente e quando andiamo in campo vogliamo dare tutti il massimo per vincere».
Quello di Dublino sarà il secondo di quatto test match che porteranno l’Italia a giocarsi il mondiale all’interno di un girone proibitivo, in cui gli avversari sono Namibia, Uruguay, Francia e Nuova Zelanda.
«Cercheremo di fare il meglio possibile. Avremo di fronte 4 partite e credo sia giusto affrontarle una per volta, col giusto rispetto e attenzione. L’obbiettivo minimo sarà centrare il terzo posto, garantirebbe la qualificazione al prossimo mondiale. Se arriverà dopo le prime due partite, punteremo ancora più in alto, cercando di garantirci un posto tra le prime 8 squadre del mondo».
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