Il centro biancoverde: “In Challenge vogliamo arrivare fino alla fine”
Mentre l’Italia prepara la Rugby World Cup, in Ghirada il Benetton ha cominciato a lavorare per la prossima stagione. I biancoverdi andranno in ritiro a Calalzo il 4 settembre, e alla fine del mese inizieranno le amichevoli pre-campionato: il 30 settembre contro Ulster, il 6 ottobre contro le Zebre e il 13 ottobre in trasferta a Perpignan.
Ai microfoni de La Tribuna, Filippo Drago ha raccontato le sue prime impressioni, a partire dall’arrivo del nuovo allenatore dell’attacco, Alessandro Troncon: “Ci stiamo trovando bene con lui, stiamo cercando di comprendere appieno quali sono le sue idee, gli allenamenti procedono bene”.
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“Troncon è un allenatore di grande esperienza, dà dei consigli molto utili e per un giovane come me è molto importante” ha proseguito il centro biancoverde.
Questo deve essere l’anno del salto di qualità, dopo due stagioni in crescendo dove però è mancato il colpo che portasse il Benetton ai playoff: “Sappiamo che possiamo farlo, ci sono i giocatori adatti. I nuovi arrivati ci stanno dando una mano e poi quando torneranno i nazionali ci sarà l’upgrade”.
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Sugli obiettivi: “Intanto dobbiamo riconfermarci in Challenge, superare il girone non basta più, bisogna arrivare fino alla fine. In URC naturalmente puntiamo ai playoff, ma l’obiettivo fondamentale è migliorare nelle prestazioni fuori casa, che lo scorso anno ci hanno penalizzati” spiega Drago.
Il centro ha poi proseguito analizzando l’annoso problema delle trasferte, che lo scorso anno sono costate tanti punti: “Troppe volte ci è mancata la consistenza. Abbiamo vinto in casa degli Ospreys grazie all’atteggiamento giusto e alla grande voglia di vincere, ma non possiamo sperare nei playoff vincendo una sola trasferta. Quando andiamo all’estero dobbiamo sempre avere una mentalità aggressiva”.
Per quanto riguarda i nuovi acquisti, c’è un giocatore in particolare che si sta distinguendo in positivo: “Andy Uren sta dando una grande mano al gruppo. Parla, dà consigli a tutti, è uno che lavora, che sa dove vuole arrivare” conclude Drago.
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