Una sentenza che permette al giocatore di tornare subito in campo gettando però più di un’ombra sul processo di Foul Play Review
Nessuna squalifica per Owen Farrell, il 31enne numero dieci dell’Inghilterra è libero di giocare con effetto immediato. Questo quanto stabilito dal comitato indipendente di World Rugby secondo cui il cartellino diventato rosso nel “bunker” – il processo di foul play review – dopo il giallo estratto dell’arbitro sul campo, è stato un errore da parte dell’Ufficiale di Revisione Antigioco.
La motivazione principale, sempre secondo la commissione, sta nel fatto che l’intervento del tallonatore inglese ha “ha comportato un improvviso e significativo cambio di direzione da parte del portatore di palla” mitigando così la pericolosità dell’intervento.
In sostanza, secondo la colleggio giudicante, la ristrettezza dei tempi con cui l’ufficiale ha dovuto prendere la decisione e – citiamo- l’assenza del “beneficio di tutto il materiale aggiuntivo” hanno portato a una decisione sbagliata.
Una sentenza destinata a far discutere molto non solo per l’episodio in sé, non solo per il suo protagonsita (non nuovo a questo tipo di interventi) ma sopratutto per l’effettiva efficacia del Foul Play Review introdotto da World Rugby per aiutare i direttori di gara a prendere le decisioni più corrette.
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La sentenza e le motivazioni ufficiali nel comunicato di World Rugby su Owen Farrell
Il Mediano d’apertura dell’Inghilterra, Owen Farrell è comparso davanti a un comitato giudicante indipendente tramite collegamento video dopo aver ricevuto un cartellino rosso per un atto di antigioco contrario alla regola 9.13 (Un giocatore non deve placcare un avversario in anticipo, in ritardo o pericolosamente. I contrasti pericolosi includono, ma non solo , il placcare o tentare di placcare un avversario sopra la linea delle spalle anche se il placcaggio inizia sotto la linea delle spalle.) nella partita della Summer Nations Series tra Inghilterra e Galles di sabato 12 agosto 2023.
Il comitato giudiziario indipendente composto da Adam Casselden SC – presidente, John Langford e David Croft (tutti dall’Australia) ha esaminato il caso, considerando tutte le prove disponibili e le osservazioni del giocatore e del suo rappresentante.
Il giocatore riconoscendo che aveva commesso un atto di antigioco, ha negato che l’atto fosse degno di un cartellino rosso. Dopo aver esaminato tutte le prove, interrogato in dettaglio il giocatore e ascoltato le osservazioni del rappresentante del giocatore, il Comitato ha concluso che l’Ufficiale per la revisione dell’antigioco aveva sbagliato, sulla base delle probabilità, a trasformare il cartellino giallo rilasciato al giocatore in un cartellino rosso. Il Comitato ha stabilito, quando si applica il processo di contatto con la testa di World Rugby, che la mitigazione dovrebbe essere applicata all’elevato grado di pericolo riscontrato dall’Ufficiale di controllo dell antigioco. Il Comitato ha scoperto che un cambiamento tardivo nelle dinamiche dovuto all’interazione del giocatore numero 2 dell’Inghiltterra nell’area di contatto ha comportato un improvviso e significativo cambio di direzione da parte del portatore di palla. A parere del Comitato, tale mitigazione è stata sufficiente a portare l’atto antigioco del giocatore al di sotto della soglia del limite del rosso.
Il Comitato ritiene che sia importante registrare che nessuna critica è stata fatta all’Ufficiale di Revisione Antigioco né sarebbe giustificata. A differenza dell’ufficiale di revisione del gioco scorretto, il comitato ha avuto tutto il tempo per deliberare e considerare, in privato, l’incidente e la corretta applicazione del processo di contatto con il capo. Il Comitato ritiene che ciò sia in contrasto con l’ufficiale di controllo dell’antigioco, a cui è stato richiesto di prendere la sua decisione in pochi minuti senza il beneficio di tutto il materiale aggiuntivo, inclusa l’audizione del giocatore e del suo rappresentante legale.
Su tale base, il Comitato non ha confermato il cartellino rosso e il giocatore è libero di giocare di nuovo immediatamente.
Il video del fallo di Owen Farrell
Easy to understand why community rugby coaches and players get angry that they are having strict tackle height laws imposed on them but then have to watch such poor discipline in the professional game.#ENGvWALpic.twitter.com/WHNRwb2Iiq
— Progressive Rugby (@ProgressiveRug) August 12, 2023
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