Clive Woodward durissimo: “il rugby si spara ancora una volta ai piedi”
Dopo la sentenza del comitato indipendente di World Rugby che ha smentito e marcato come “sbagliata” la decisione dell’Ufficiale di Revisione Antigioco di tramutare in rosso il cartellino giallo comminato dal direttore di gara a Owen Farrell, non sono mancate le reazioni non solo tra gli appassionati ma anche tra i media e gli addetti ai lavori.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere nelle motivazioni della sentenza due sono le criticità che emergono e vengono da più parti sottolineate.
La prima riguarda il fattore mitigante secondo cui l’intervento del tallonatore inglese ha cambiato la linea di corsa del portatore di palla giustificando così l’intervento scorretto di Farrell. Ciò non toglie che l’azione risulti fallosa e pericolosa tanto è vero che Progressive Rugby – gruppo che comprende numerosi ex nazionali che soffrono di demenza precoce – ha definito la decisione della commissione disciplinare come “incredibile” e contraria alla politica di World Rugby sul benessere dei giocatori.
Queste le parole durissime del professor John Fairclough di Progressive Rugby: “L’incredibile decisione di ribaltare il rosso dato a Owen Farrell per il suo placcaggio su Taine Basham si fa beffa delle affermazioni di World Rugby secondo cui il benessere dei giocatori è la priorità numero uno del gioco”.
Dello stesso parere è anche Andy Goode, inglese come Owen Farell, che ha twittato: “Onestamente non riesco a credere a quello che vedo e leggo sul cartellino rosso. Il comitato giudicante ha reso una farsa l’intero processo (del foul play review ndr) e le questioni relative al benessere dei giocatori”.
Honestly cannot believe what I’m seeing and reading on the non red card. The judicial committee have made a farce of the whole process and player welfare issues
— Andy Goode (@AndyGoode10) August 15, 2023
La seconda criticità, come sottolinea anche Goode nel suo messaggio, deriva dal fatto che, oltre a contraddire quanto si sta cercando di fare per la sicurezza degli atleti, la sentenza mette in fortissima discussione la validità del processo di foul play review. Nella sentenza viene infatti ampiamente sottolineato che l’ufficiale di revisione non abbia avuto il tempo e il “beneficio di tutto il materiale aggiuntivo” per prendere una decisione corretta aggiungendo anche che “sia importante registrare che nessuna critica è stata fatta all’Ufficiale di Revisione Antigioco né sarebbe giustificata”. Affermando quindi in maniera abbastanza esplicita che la colpa non è dell’uffciale designato ma del sistema di revisione.
Anche Clive Woodward, ex coach dell’Inghilterra Campione del Mondo, non le manda a dire nella sua rubrica sul Mail “Questa decisione rende il rugby uno zimbello completo e assoluto. Sono sbalordito dall’incredibile decisione di cancellare il cartellino rosso a Owen Farrell con il nostro sport che si spara ancora una volta ai piedi.”
“Personalmente, sono incredulo. Non c’è più grande sostenitore di me del rugby inglese e di Farrell.” prosegue Woodward. “L’Inghilterra, ovviamente, sarà molto contenta che Farrell sia ora disponibile per la Coppa del Mondo. Ma devo dire che la decisione su di lui non ha fatto alcun favore né a loro né al gioco stesso.”
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