Gli Springboks segnano 8 mete, notte fonda per i gallesi
Una sconfitta poteva essere preventivabile, ma non di queste dimensioni e non in questo modo: il Sudafrica fa quello che vuole contro un Galles che regge mezz’ora e poi crolla clamorosamente 52-16 al Principality Stadium di Cardiff. Gli Springboks ritrovano un Kolisi in grande spolvero (che gioca solo un tempo, per precauzione) e un Kolbe versione Mondiale 2019, demoliscono i gallesi con una difesa asfissiante e di fatto non permettono mai alla squadra di Gatland di giocare. Da segnalare anche la doppietta di Canan Moodie, autore di una prestazione di altissimo livello.
La cronaca di Galles-Sudafrica
Il Sudafrica ci mette meno di 4 minuti a sbloccare il match. L’azione comincia con un pallone giocato al largo su un ottimo Canan Moodie che mette i suoi sul piede avanzante, Hendrikse guida la manovra da una parte all’altra del campo, poi Siya Kolisi attacca la linea ai 5 metri e con uno splendido offload serve Marx per la prima meta. Il Galles risponde con una bella carica di Jhonny Williams, che rompe due placcaggi e costringe gli Springboks a forzare: calcio di punizione. Costelow mette dentro i primi punti per la squadra di Galtand, 3-5, con Libbok che non trasforma.
Se si esclude l’azione della meta, i primi 15 minuti si giocano tutti nella metà campo degli Springboks, che contengono senza particolari problemi i tentativi della squadra di Gatland. La prima linea sudafricana poi fa la voce grossa, dominando due mischie di fila, ma Libbok ancora una volta non è preciso dalla piazzola e sbaglia un calcio facile. Dall’altra parte invece Costelow non sbaglia e al 20′ firma i punti del sorpasso.
Al 22′ arriva la seconda sfuriata del Sudafrica. La avvia un incredibile RG Snyman che si trasforma in un’ala figiana, trova il break, finta un passaggio e poi a una mano e a occhi chiusi serve Hendrikse. L’azione continua con Willie le Roux che allarga su Moodie, l’ala brucia Dyer sul cambio di direzione e segna. Libbok si sblocca e mette dentro anche la trasformazione per il 6-12. Ancora l’indisciplina tradisce però la squadra di Nienaber, che commette fallo sul successivo calcio d’inizio e regala altri 3 punti la Galles, che ritorna sotto grazie a un precisissimo Costelow.
Il Sudafrica vive di queste continue accelerazioni, e al terzo tentativo arriva la terza meta: uno splendido Kolisi si stacca dalla maul e guadagna 15 metri palla in mano, poi ancora Le Roux inventa un calcetto nell’angolo su Moodie, anticipato da Rio Dyer che però butta il pallone direttamente oltre la linea di pallone morto nel tentativo di evitare la meta. Giallo e meta di punizione, e il Sudafrica va a +10. Dyer non è d’accordo perché ritiene sia stato Moodie a toccare il pallone in avanti per primo, ma la decisione resta la più severa per il Galles.
La squadra di Gatland in 14 sbanda completamente. Moodie recupera un gran pallone aereo e serve Hendrikse, che dà il via all’azione al largo. De Allende prova a “lanciare” Kolbe con il piede, il sudafricano viene anticipato da Mason Grady che però cerca un riciclo folle e regala il pallone a Kriel, che ringrazia e segna. Il primo tempo si chiude sul 24-9 per gli Springboks.
A inizio ripresa il Galles spreca una rimessa ai 5 metri dalla linea di meta, poi la squadra di Gatland ha un’altra grande occasione al 51′. Break di Rio Dyer sul lato sinistro, Costelow viene fermato a pochi metri dalla linea di meta, Hardy prova a dare velocità all’azione ma sbaglia completamente il passaggio, intercettato da Pieter-Steph Du Toit. Il flanker sudafricano serve Kriel col tempo giusto e il centro può volare direttamente in mezzo ai pali.
Nienaber inserisce la “bomb squad” e dà il colpo di grazia alla partita. Gli avanti continuano a spadroneggiare, Monstert domina la rimessa laterale e Vermeulen arriva vicinissimo alla linea di meta. A completare il lavoro ci pensa Du Toit, che marca la meta del 9-38. Al 60′ arriva un altro intercetto, stavolta ad opera di Canan Moodie, che ruba palla con una facilità disarmante su un passaggio lento di Johnny Williams e segna il 9-45.
Il Sudafrica non si ferma, il Galles invece non ha più le forze – fisiche e mentali, soprattutto – di reggere. La squadra di Nienaber continua a spingere e al 69′ marca ancora con Willemse, mentre Teddy Williams viene ammonito per un fallo precedente. Al 70′ giallo anche per Willemse per un testa contro testa con Dyer, ma sono comunque costretti ad uscire definitivamente entrambi per un controllo concussion. Con una reazione d’orgoglio il Galles riesce a marcare con Sam Parry, dopo una bella azione di Tomos Williams. Finisce 16-52: il Galles esce con le ossa rotte dal suo terzo test, mentre il Sudafrica ritrova fiducia in vista della “prova generale” di Twickenham contro gli All Blacks.
Francesco Palma
Il tabellino di Galles-Sudafrica
Galles: 15 Cai Evans, 14 Tom Rogers, 13 Mason Grady, 12 Johnny Williams, 11 Rio Dyer, 10 Sam Costelow, 9 Kieran Hardy, 8 Aaron Wainwright, 7 Jac Morgan (capitano), 6 Dan Lydiate, 5 Will Rowlands, 4 Ben Carter, 3 Keiron Assiratti, 2 Elliot Dee, 1 Corey Domachowski.
A disposizione: 16 Sam Parry, 17 Nicky Smith, 18 Henry Thomas, 19 Teddy Williams, 20 Taine Basham, 21 Tomos Williams, 22 Max Llewellyn, 23 Louis Rees-Zammit.
Mete: Parry 73′
Trasformazioni: Evans 73′
Punizioni: Costelow 8′, 20′, 26′
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Canan Moodie, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Cheslin Kolbe, 10 Manie Libbok, 9 Jaden Hendrikse, 8 Jasper Wiese, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siyamthanda Kolisi (capitano), 5 Rudolph Snyman, 4 Jean Kleyn, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff.
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Ox Nche, 18 Vincent Koch, 19 Franco Mostert, 20 Marco van Staden, 21 Duane Vermeulen, 22 Grant Williams, 23 Damian Willemse.
Mete: Marx 4′, Moodie 23′, Meta di punizione 34′, Kriel 36′, 52′, Du Toit 59′, Moodie 62′, Willemse 70′
Trasformazioni: Libbok 24′, 53′, 60′, 62′, 70′
Punizioni:
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