Molti errori da entrambe le parti, ma i verdi hanno mostrato di avere ancora grandi margini di miglioramento
DUBLINO L’Irlanda batte l’Inghilterra con una partita piena di errori di passaggio e con molti passaggi a vuoti mentali. Il problema, per le avversarie, è che una prestazione come questa finisce 29-10. Nel senso che i margini di miglioramento sembrano ancora molto grandi, e Sexton non ha mai messo piede in campo. L’Inghilterra ha giocato con determinazione e attenzione ma è sembrata nettamente inferiore, nonostante una formazione con poche riserve.
L’inizio inglese è intenso. La difesa irlandese è aggressiva per non dare a Ford il tempo di calciare. Ci scappa il fuorigioco che manda in piazzola Ford al 5 per i primi tre facili punti. L’azione alla mano che al minuto 9 porta Aki è da manuale. L’ovale va dal centro a sinistra e poi di nuovo dal centro in un amen, O’Mahony buca la linea e serve Aki sull’arrivo del placcaggio per la meta sotto i pali: 7-3. Quando l’Irlanda alza il ritmo dell’attacco la difesa inglese è in difficoltà, un fallo ogni 4 minuti al 16’. L’Inghilterra fatica a leggere l’attacco di casa con Keenan come secondo play-maker accanto a Byrne, ma le mani irlandesi non sono sempre precisissime.
La battaglia sui punti di incontro è intensa. Ringrose non rotola abbastanza velocemente al 25’ ma Ford sbaglia i tre punti da buona posizione. La concentrazione non è al top, O’Mahony perde un ovale in uscita da una rimessa laterala non da par suo. Si continua fra numerosi errori di controllo palla.
Al 35’ un circo: l’Inghilterra batte una punizione sui 22 offensivi ma Ford non trova la touche, Lowe calcia l’ovale da dentro la sua area di meta e non riesce a calciarla in touche, Tuilagi non la tiene e fa in avanti… Al 38’ una seconda bella azione irlandese, stavolta è Hansen a trovare Ringrose con un preciso calcio verso destra. Finta a rientrare e seconda meta irlandese. Byrne non trasforma, comunque al riposo è 12-3 Irlanda.
Si ricomincia con 4 minuti di calci da una parte all’altra, poi Van der Flier costringe al tenuto sui 22 inglesi. La difesa inglese ferma bene in carretto irlandese facendo cadere l’ovale ma i verdi dominano la mischia ordinata successiva e si resta lì. l’arbitro chiama la rimessa laterale storta e sulla mischia ordinata successiva i bianchi liberano.
Il circo mediatico della settimana precedente si sente nel boati che accompagna il replay della spallata di Vunipola a Porter al 52’ che porta al giallo. L’Irlanda va subito in meta sfruttando la superiorità numerica al largo: Lowe servito da Van der Flier segna all’ala sinistra. Byrne manda la trasformazione sul palo. Subito dopo nella radio dell’arbitro arriva la notizia che il fallo di Vunipola è elevato a rosso (alto grado di pericolosità senza mitigazione).
Paura poco dopo quando le teste di Lowe e Aki si scontrano tentando un placcaggio. Per fortuna entrambi si rialzano, ma vengono sostituiti entrambi. Per Lowe entra Earls per il cap numero 100, accompagnato dal maggior boato del pomeriggio. L’ingresso dell’ala di Munster infiamma lo stadio che improvvisamente inizia a tifare come se fosse la finale mondiale.
Lo sfruttamento della superiorità numerica al largo è anche all’origine della quarta meta, segnata da Hansen sull’ala destra al minuto 64: 22-3 per via del terzo errore su quattro di Byrne.
Al 72’ con le squadre piene di cambi prima meta inglese con Sinclair sotto i pali, ma ormai la partita non sembra aver moltissimo da dire. Subito dopo Earls rende splendido il proprio 100’ cap con una meta nell’angolo sinistro con tuffo in capriola.
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 James Lowe, 10 Ross Byrne, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Cian Prendergast, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan (c), 4 Tadhg Beirne, 3 Tadhg Furlong, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Jeremy Loughman, 18 Finlay Bealham, 19 Joe McCarthy, 20 Caelan Doris, 21 Conor Murray, 22 Jack Crowley, 23 Keith Earls
Marcatori Irlanda
Mete: Aki (9′), Ringrose (38′), Lowe (54′), Hansen (64′), Earls (73′)
Trasformazioni: Byrne (10′), Crawley (74′)
Punizioni:
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Anthony Watson, 13 Joe Marchant, 12 Manu Tuilagi, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Ben Earl, 6 Courtney Lawes (c), 5 David Ribbans, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Theo Dan, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 Ollie Chessum, 20 Jack Willis, 21 Danny Care, 22 Marcus Smith, 23 Ollie Lawrence
Marcatori Inghilterra
Mete: Sinclair (71′)
Trasformazioni:
Punizioni: Ford (5′)
Damiano Vezzosi
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