Le pagelle di Italia-Romania – Summer Nations Series 2023

Negri meritatamente player of the match. Ottimi ritorni per Capuozzo e Nemer. Tra i romeni si salvano solo i piloni

L’Italia segna 9 mete e vince nettamente contro la Romania per 57-7, in una partita che però ha dato meno indicazioni di quello che ci si aspettava alla vigilia. Difficile, infatti, giudicare nel complesso la prestazione degli Azzurri, in 15 contro 14 dal 9′ contro una squadra in grande difficoltà dall’inizio del cammino verso il Mondiale. Da un lato ci sono le 9 mete, le manovre d’attacco belle da vedere e – quando ben fatte – anche efficaci, dall’altro un’eccessiva leggerezza dovuta al fatto che la partita fosse stata messa in cassaforte nel giro di un quarto d’ora, e che rende difficile capire quali errori fossero dovuti a un fisiologico calo di tensione. Ecco i nostri voti.

Guarda anche: Summer Nations Series, gli highlights della vittoria dell’Italia sulla Romania

Le pagelle dell’Italia

Ange Capuozzo 7 – Gli serve un tempo per togliersi di dosso la ruggine, i romeni lo “battezzano” subito ma fisicamente regge bene, poi nella ripresa si scatena, firma due mete e semina un avversario dopo l’altro. Bentornato.

Paolo Odogwu 6.5 – Per le sue qualità fisiche, all’ala non riesce ancora ad esprimersi pienamente, però non sbaglia praticamente nulla. Segna con grande facilità la prima meta del match, a contatto fa sempre strada e in difesa non va mai in affanno. Bisognerà vederlo alla prova contro avversari diversi, con l’Irlanda – purtroppo – non ha avuto tempo.

Juan Ignacio Brex 6 – In confronto al lavoro che deve fare ogni volta in difesa, contro la Romania in 14 è praticamente una vacanza. In attacco si fa vedere spesso ed è sempre la centro dell’azione, ma con tutti quegli errori di handling il voto si abbassa.

Luca Morisi 7 – Doveva dimostrare di poter sostituire Menoncello, e al netto dell’avversario non del tutto probante il suo lo ha fatto, e lo ha fatto bene.

Montanna Ioane 6.5 – Quando si accende è devastante. Dopo il vantaggio iniziale e la certezza di aver portato a casa il risultato, affronta la partita con troppa leggerezza, inizia a giocare un po’ troppo per sé stesso e sbaglia in più occasioni, ma la cosa più importante – viste tutte le botte che ha preso – è che sia uscito indenne da San Benedetto del Tronto.

Paolo Garbisi 6 – La giocata sulla prima meta, la bellissima serpentina per la meta di Brex e il gran salvataggio nel primo tempo su Muresan lanciato verso la meta (e si era in 15 contro 15 sul 5-0) gli garantiscono la sufficienza, ma al di là dei singoli episodi non è stata una prestazione pienamente convincente. Tanti errori, soprattutto nel gioco al piede, che contro un altro avversario si potevano pagare cari. Nel primo tempo poco preciso dalla piazzola, si riscatta nella ripresa.

Alessandro Garbisi 6.5 – Scende in campo con una voglia di fare mostruosa, che a volte lo porta anche ad esagerare. Nel complesso, però, la prestazione è buona, col fratello si intende alla perfezione e supera bene l’esame, dimostrando di poter stare a questo livello. Però quell’errore di handling sul 3 contro 1…

Toa Halafihi 7 – Il workrate in mezzo al campo inizia ad avvicinarsi a quello dei tempi migliori. Insieme a Nicotera disinnesca la maul romena lanciata verso la seconda meta nella ripresa. Protagonista in molte delle mete azzurre, si toglie anche la soddisfazione di marcare per il definitivo 57-7.

Michele Lamaro 6 – Paga per tutti in occasione della meta tecnica, dove è tutto il pacchetto azzurro a sbandare. Magari non la sua partita migliore, ma come per Ioane l’importante è che sia uscito indenne dopo tutte le botte rifilategli dai romeni.

Sebastian Negri 7.5 – Rischia grosso all’inizio sbagliando il passaggio che porta all’intercetto di Muresan, ma con la partita che ha fatto glielo si può ampiamente perdonare. Fa a sportellate, ed è avanzante, in tutte le zone del campo, e in difesa non si passa. Scegliere tra lui e Zuliani sarà difficilissimo per Crowley.

Dino Lamb 7 – Partita di grande sostanza in rimessa laterale – dove non fa sentire l’assenza di Ruzza – e in mezzo al campo: placcaggi e pulizie sempre precise, cariche ben portate e una meta in cui finalizza l’ottima azione dei compagni.

Niccolò Cannone 6.5 – Vincere la battaglia davanti era fondamentale per far filare liscia questa partita, lui ci ha messo il suo.

Simone Ferrari 6 – Pensando che ha arato avversari ben più quotati dei piloni romeni, ci si poteva aspettare di più, ma l’importante questa volta era portare a casa la partita senza affanni, e così è stato.

Giacomo Nicotera 7 – Turnover a non finire, battaglia furiosa sul punto d’incontro e anche precisione al lancio. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Ivan Nemer 6.5 – Dopo tre minuti guadagna il primo turnover, e gioca un buon primo tempo, aiutato anche dall’andamento del match. Fondamentale che recuperi il ritmo partita: per ora 40′ bastano.

Dalla panchina:

Epalahame Faiva 6 – Non è il Faiva del periodo d’oro in Benetton, ma gioca una partita sufficiente.

Federico Zani 5.5 – Il calcio di punizione preso in una mischia 8 contro 6 è un brutto colpo.

Pietro Ceccarelli 6.5 – Quando la Romania sembra vicina alla seconda meta, nel finale, tira fuori la miglior mischia della sua partita e salva tutto.

Federico Ruzza s.v. – Uno scampolo di partita per lui, giustamente tenuto a riposo dopo un minutaggio stagionale da Ironman.

Lorenzo Cannone 6.5 – Entra a partita già chiusa, ma i suoi 25 minuti sono buoni. Quando entra Ruzza per Capuozzo, l’Italia chiude con 9 avanti e finisce a fare anche l’ala.

Alessandro Fusco 6.5 – Entra da ala, ruolo che sa coprire con competenza, ma forse gli manca il guizzo per farlo a livello internazionale. Ottimo, come sempre, da mediano a partita in corsa.

Tommaso Allan 6 – Entra a punteggio ampiamente consolidato, fa il suo.

Lorenzo Pani 6 – Meno elusivo rispetto alle due partite precedenti, non commette errori e porta a casa la prestazione.

Le pagelle della Romania

Hinckley Vaovasa 5.5, Marius Simionescu 4.5, Jason Tomane 4.5, Manumua Tevita 5.5, Nicolas Onutu 5, Mihai Muresan 5.5, Alin Conache 5.5, Cristi Chirica 5, Vlad Neculau 5.5, Damian Strătilă 5.5, Stefan Iancu 5, Adrian Motoc 4, Alexandru Gordas 6, Ovidiu Cojocaru 5.5, Iulian Hartig 6

Dalla panchina: Florin Bărdașu 5.5, Alexandru Savin 6, Gheorghe Gajion 6.5, Mihai Macovei 5.5, Dragoș Ser 5, Florin Surugiu 5, Gabriel Pop 5, Tudor Boldor 5

A cura di Francesco Palma

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