I media neozelandesi tuonano: “La struttura della squadra ha fatto acqua da tutte le parti”
Una sconfitta che resterà indubbiamente nella storia degli All Blacks, anche perché è quella più pesante mai inflitta a una selezione neozelandese ovale, soprattutto a poche settimane dall’inizio della Rugby World Cup.
Il 35-7 con cui gli Springboks hanno mandato al tappeto i “Tuttineri” fa rumore a livello planetario, tanto che diverse testate globali hanno commentato quanto successo ieri a Twickenham.
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All Blacks ko: la reazione della stampa estera
I media sudafricani si esprimono unitariamente così:
“Gli Springboks, di un ritrovato capitan Kolisi, sono stati di parola. Avevano promesso una prestazione di alto livello e col massimo impegno e così’ hanno fatto schiacciando nettamente gli All Blacks e dominandoli in tutte le aree del gioco andando a imporsi in maniera netta e lanciando il loro segnale al mondo in vista della Rugby World Cup 2023”.
Rugby Pass, il Times e il Guardian toccano invece altri temi:
“Una giornata tremenda, nerissima per gli All Blacks. Questo però dimostra anche che ogni Test Match nel rugby internazionale non è mai uguale al precedente, anche se si gioca con il medesimo avversario. Il Sudafrica è stato dominante e ha fatto capire di aver alzato il “volume della sua radio” in vista della Rugby World Cup 2023. E per gli All Blacks le brutte notizie non sono derivanti solo da un risultato pesante, ma anche dai possibili infortuni (riferimento a Tyrel Lomax, ndr) e dall’entità della squalifica di Scott Barrett, che verrà discussa nei prossimi giorni”.
Infine il New Zealand Herald, che non risparmia critiche a Foster e ai suoi giocatori:
“Il Test Match di Twickenham per gli All Blacks, che volevano una vera sfida per arrivare ai Mondiali allenati, è stata una carneficina: risultato, infortuni e possibili squalifiche. La striscia di imbattibilità di 11 risultati consecutivi è stata interrotta nella maniera più rumorosa possibile: ora per Foster e i suoi arriverà certamente una fase di revisione e dubbi, a poco meno di due settimane dall’inizio della Rugby World Cup”.
Poi con un paragone marittimo dicono: “La struttura della nave, che sembrava aver trovato una sua solidità e una sua velocità di crociera, ha fatto acqua da tutte le parti e più che la sconfitta in sé colpiscono le proporzioni e il modo in cui è arrivata, con un’inferiorità fisica disarmante. Il Sudafrica ci ha messo più fame, più fisico, più intelligenza: quella che per gli All Blacks doveva essere una partita “allenante” potrebbe essere riclassificata come una partita preoccupante e da cercare di minimizzare in fretta”.
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