A Londra gli isolani scrivono un pezzo di storia del loro rugby, in una giornata da psicodramma per gli inglesi
Clamoroso a Twickenham: le Fiji battono l’Inghilterra per la prima volta nella loro storia, dopo una partita incredibile. La squadra di Borthwick era partita bene, ma dopo i primi 20 minuti – nonostante la pioggia battente che in teoria avrebbe dovuto favorirli – si è lentamente spenta di fronte a una squadra non solo imprevedibile come da tradizione ma anche ben messa in campo. Tre mete una più bella dell’altra, battaglia in ogni zona del campo e placcaggi durissimi: la ricetta per uscire vincitori da Londra e far partire una festa incredibile da parte di tutti i tifosi figiani presenti allo stadio.
La cronaca di Inghilterra-Fiji
L’inizio dell’Inghilterra è furioso: Mitchell apre spesso su Tuilagi e Lawrence che caricano a testa bassa, lo stesso fanno gli avanti e dopo 6 minuti le Fiji concedono il primo calcio di punizione della partita. Ford mette dentro per il 3-0. I padroni di casa insistono, avanzano in mischia e poi Ford allarga splendidamente su May, che apre il gas, rompe il placcaggio di un timido Ravutaumada e marca alla bandierina.
Il piano di gioco dell’Inghilterra è semplice ma efficace: cariche dritto per dritto, mischia avanzante e calci up&under a mettere in grandissima difficoltà il reparto arretrato figiano, che perde quasi tutte le contese aeree. In qualche modo, le Fiji riescono ad accorciare le distanze con un piazzato da metà campo di Muntz. Complice la pioggia battente, il match perde di ritmo rispetto all’inizio, e al 23′ le Fiji entrano per le prima volta nei 22 inglesi, ma Radradra dopo una grande sportellata su Ford perde il pallone in avanti.
La pioggia rende scivolosissimo il pallone e diventa difficile imbastire azioni al largo. Le Fiji, però, ci provano comunque e alla mezz’ora ci riescono, ma la meta di Nayacalevu – dopo uno splendido cambio di passo di Ravutaumada – viene annullata per un passaggio in avanti. I figiani si accendono più volte, ma non riescono a concretizzare le occasioni create. Nel finale è invece l’Inghilterra ad attaccare: Mawi viene ammonito per falli ripetuti di squadra, la squadra di Borthwick va in rimessa laterale ma la maul viene perfettamente disinnescata dagli isolani.
Nella ripresa, le Fiji piazzano il colpo in inferiorità numerica: Ravutaumada mette a sedere May, converge verso il centro e trova il sostegno di Nayacalevu, che vola in mezzo ai pali per il sorpasso. La squadra di Borthwick prova a reagire, ma sbatte contro un resistentissimo muro figiano, poi Radradra trova un gran tenuto su Ford, isolato, e salva tutto. Al 51′ le Fiji vanno oltre il break: Habosi nota che manca la guardia al lato del raggruppamento, raccoglie il pallone e apre il gas. Steward ci prova, ma non può nulla contro le gambe dell’ala figiana. Muntz, perfetto dalla piazzola, trasforma per il 17-8.
L’apertura figiana allunga ancora dalla piazzola al 56′, mentre dall’altra parte Borthwick gioca la carta Smith, ed è proprio lui a riaprire la partita: calcetto di Ford, Tagitagivalu manca il controllo e Smith è il più lesto di tutti ad arrivare sul pallone e a volare in mezzo ai pali. La partita si accende, le Fiji provano a rispondere e May fa un miracolo su Nayacalevu che già pregustava la meta in bandierina. Il placcaggio alto di Mitchell su Ravutaumada permette però a Muntz di riportare i suoi oltre il break: a 20′ dalla fine le Fiji sono avanti 23-15. Lo stesso Muntz salva poi una meta con un gran placcaggio su Ben Earl, “lanciato” da un ottimo cross-kick di Ford.
Al 68′ l’Inghilterra si riporta sotto: i giocatori di Borthwick muovono il pallone nel senso, aprono le maglie figiane e poi Ford allarga su Marchant, bravo a marcare nonostante il placcaggio di Droasese. Ford trasforma e riporta l’Inghilterra a -1. Sul calcio di rinvio, il neo-entrato Care la combina grossa: si fa sfuggire il pallone e regala una mischia alle Fjii, che non aspettava altro. Azione continuata: Miramira allarga su Ravutaumada, che salta due giocatori, viene fermato ma riesce con un grande offload a servire sulla corsa Simione Kuruvoli: 30-22.
Nel finale il punteggio non cambia più: la difesa figiana regge bene, l’Inghilterra non ha altre idee – nonostante un buon ingresso di Marcus Smith – e alla fine cede 30-22 contro le Fiji, che a Londra fanno la storia. La squadra di Borthwick si presenterà al Mondiale con una sola vittoria in queste Summer Nations Series, e con tante cose da rimettere a posto. Per le Fiji, a questo punto è doveroso puntare davvero al passaggio del turno.
Francesco Palma
Il tabellino di Inghilterra-Fiji
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Max Malins, 13 Ollie Lawrence, 12 Manu Tuilagi, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Jack Willis, 6 Courtney Lawes (c), 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Dan Cole, 2 Theo Dan, 1 Ellis Genge.
A disposizione: 16 Jack Walker, 17 Joe Marler, 18 Will Stuart, 19 David Ribbans, 20 Lewis Ludlam, 21 Danny Care, 22 Marcus Smith, 23 Joe Marchant.
Mete: May 9′, Smith 56′, Marchant 69′
Trasformazioni: Ford 56′, 70′
Punizioni: Ford 6′
Fiji: 15 Ilaisa Droasese, 14 Selesitino Ravutaumada, 13 Waisea Nayacalevu (c), 12 Semi Radradra, 11 Vinaya Habosi, 10 Caleb Muntz, 9 Frank Lomani, 8 Viliame Mata, 7 Lekima Tagitagivalu, 6 Albert Tuisue, 5 Te Ahiwaru Cirikidveta, 4 Isoa Nasilasila, 3 Luke Tagi, 2 Sam Matavesi, 1 Eroni Mawi
A disposizione: 16 Zuriel Togiatama, 17 Jone Koroiduadua, 18 Samu Tawake, 19 Temo Mayanavanua, 20 Vilive Miramira, 21 Simione Kuruvoli, 22 Teti Tela, 23 Kalaveti Ravouvou
Mete: Nayacalevu 44′, Habosi 52′
Trasformazioni: Muntz 44′, 53′
Punizioni: Muntz 18′, 57′, 61′
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