Nel match con la Nuova Zelanda i Boks hanno schierato 7 avanti in panchina, suscitando polemiche soprattutto in Irlanda
Il Sudafrica è stato accusato di “abusare” delle regole del World Rugby dopo aver messo in lista gara sette avanti in panchina nel match con la Nuova Zelanda dello scorso fine settimana.
La rischiosa strategia degli Springboks di optare per una divisione 7+1 in panchina ha causato scalpore all’interno del rugby internazionale, con alcuni dubbi suscitati se la tattica debba essere vietata in futuro per motivi di sicurezza.
Il format classico è sempre più spesso il 6+2, che consiste in 6 avanti e 2 trequarti da inserire nel corso della gara. A Twickenham invece i Boks avevano 3 prime linee di riserva (Nche, Bonambi, Nyakane), 2 seconde linee (Kleyn e Snyman) e 2 terze linee (Van Staden e Smith).
Una scelta inusuale che ha attirato diverse critiche, fra cui quelle dei media irlandesi che hanno messo in dubbio la legittimità della tattica.
Sudafrica: Il 7+1 in panchina è un abuso alle regole di World Rugby?
L’ex coach della Scozia Matt Williams ha detto senza mezzi termini che i “Boks stanno abusando dell’uso di sostituzioni”. Un punto di vista che va contestualizzato, perchè sia l’Irlanda (da cui arrivano le critiche più forti) che la Scozia affronteranno il Sudafrica nelle fasi a gironi della Coppa del Mondo di Rugby.
“La panchina serve per motivi di sicurezza. Le persone non vanno in posizioni per cui non sono sono allenate, per questo chi non è specializzato non va in prima linea. Tutto è stato fatto per un motivo – prosegue Matt Williams intervistato da
OTB Monday Night Rugby podcast – Avevano sette avanti [contro la Nuova Zelanda]. Sette avanti… davvero? Sul serio? World Rugby deve agire su questo.”
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La proposta di mettere dei limiti alle sostituzioni
Il tema principale sollevato da opinionisti come l’ex capitano dell’Irlanda Keith Wood è che il numero di nuovi giocatori che entrano a partita in corso e si scontrano con avversari affaticati può portare a maggiori probabilità di infortuni.
In un articolo sull’Irish Times, l’ex arbitro e opinionista Owen Doyle ha scritto: “Quando questi giocatori (i sostituti) sono arrivati in blocco subito dopo l’inizio del secondo tempo, non era solo una Bomb Squad, ma l’intero battaglione”.
Ha poi continuato: “Le sostituzioni erano originariamente intese a fornire copertura per gli infortuni e a garantire che le tre posizioni specialistiche in prima linea fossero coperte, evitando così mischie no contest.”
Chiedendo che il numero di sostituzioni tra gli avanti sia limitato a quattro o cinque al massimo, Doyle ha concluso: “Il momento di intervenire è ora, anche se gli allenatori faranno lamentele contro qualsiasi alterazione del genere. La sicurezza e il benessere dei giocatori devono essere prioritari, come ci viene spesso ricordato da coloro che siedono al tavolo superiore”.
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