Irlanda, Conor Murray: “Il modo in cui arrivi alla Rugby World Cup non conta molto”

L’esperto mediano irlandese mette in guardia i suoi, il Mondiale è una storia a parte

British & Irish Lions: le prime parole del neo-capitano Conor Murray

Conor Murray (Ph. Sebastiano Pessina)

Dall’alto dei suoi 107 caps, Conor Murray è uno dei giocatori più esperti della squadra irlandese che si accinge a giocare la Rugby World Cup.

Anche se ha perso gradualmente il posto da titolare, rimane uno degli elementi chiave nel roster di Andy Farrel, che nel corso degli ultimi anni ha saputo utilizzarlo al meglio anche partendo dalla panchina.

Il mediano del Munster, fresco di nomina come man of the match nell’ultima partita di Bayonee vinta dall’Irlanda con Samoa, ha puntato il focus sull’inizio della RWC.

L’Irlanda arriva in Francia con un ruolino di marcia netto e chiaro: 13 vittorie nelle ultime 13 partite e un’imbattibilità che dura da più di un anno.

Irlanda, Conor Murray: “Il modo in cui arrivi alla Rugby World Cup non conta molto”

Nonostante ciò, Murray che è al suo quarto mondiale, ci tiene a mettere in guarda i suoi compagni di squadra sulla particolarità della competizione.

“La forma con cui entri in una Coppa del Mondo non conta molto. Devi portare il tuo miglior rugby quando arrivi al torneo, quando la competizione prende il via per davvero.”

Il 34enne leader irlandese sa bene che in un mese e mezzo di partite, può succedere e di tutto. Ciò che conta è essere performanti in quel lasso di tempo, non sprecando alcuna occasione che si presenta.

“La serie estiva è stata buona – ha proseguito Murray – la gente è rimasta colpita e ora ci sentiamo in forma, ma è tutto diverso quando arriva la Coppa del Mondo.”

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Grande attenzione al Sudafrica

Gli irlandesi affronteranno Romania, Tonga, Sudafrica e Scozia nella Pool B, con gli Springboks che hanno regalato al mondo un promemoria sulla loro forza battendo la Nuova Zelanda 35-7 a Twickenham nella loro ultima partita di warm-up.

L’Irlanda sfiderà il Sudafrica nella terza partita del girone e Murray, che ha lavorato con l’allenatore dei Boks Jacques Nienaber e il suo assistente Felix Jones a Munster, sa bene cosa aspettarsi dalla squadra che li segue in seconda posizione nel ranking mondiale.

“Sappiamo come sono. Si potrebbe dire che la Nuova Zelanda sabato non fosse preparata, ma penso che il Sudafrica li abbia messi sotto con così tanta pressione da far commettere loro degli errori. Molti di noi sono stati allenati da Jacques e Felix e sappiamo cosa sta arrivando. Beh, pensiamo di sapere cosa sta arrivando. Jacques tirerà sempre fuori qualcosa di nuovo dal nulla e qualcosa che non ti aspettavi.”

La capacità irlandese di gestire la pressione

L’Irlanda ha vinto con Samoa forse in modo poco convincente, con Murray che ha segnato una meta cruciale nella vittoria con gli isolani per 17-13.

Nonostante la prestazione sotto tono, Murray trova comunque degli aspetti positivi. “Durante il mondiale avremo partite in cui le cose non andranno per il verso giusto e dobbiamo trovare un modo per risolverle. La Coppa del Mondo potrebbe essere così e probabilmente sarà così, non andrà perfettamente. Ci saranno notti come quella con Samoa. L’atmosfera a Bayonne era davvero ostile, in senso buono, ma avremo a che fare anche con questo genere di cose. Sappiamo quanta pressione ci sarà, e come gestirla”.

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