A pochi giorni dall’inizio della Rugby World Cup 2023, le parole del commentatore di Sky Sport
Carico e al tempo stesso curioso di vedere e commentare la Rugby World Cup 2023 con Sky Sport, la media company che in Italia trasmetterà tutta la manifestazione iridata, sia sui sui canali tv sia in streaming con NOW e Sky Go.
È un Andrea Rossi pieno di spunti e di parole quello che, intervistato da Onrugby, ha fornito il suo punto di vista sull’imminente Coppa del Mondo 2023, che scatterà il prossimo 8 settembre con la partita inaugurale: Francia-All Blacks, gara che riguarderà di riflesso anche l’Italia, inserita nello stesso girone – quello A – dei Bleus e dei neozelandesi.
Andrea De Rossi a OnRugby: “Italia, prima le due partite poi Francia e All Blacks. Attenzione a Fiji, Samoa e Scozia”
Andrea, buongiorno: cosa dobbiamo aspettarci dalla Rugby World Cup dell’Italia?
“L’obiettivo primario sarà quello di vincere le prime due partite, quelle contro Namibia e Uruguay, e poi di pensare al secondo blocco di partite, contro All Blacks e Francia. Sarà difficile ovviamente, una mission impossible per certi versi, non nascondiamoci, ma l’importante sarà cercare di esprimere il nostro gioco. Purtroppo ci è capitato un girone difficilissimo: la Francia gioca in casa, ha qualche assente, come tutti, ma è uno squadrone, gli All Blacks sono gli All Blacks. Ci vorrà anche un po’ di fortuna”.
E in generale invece quali sono le squadre che vedi favorite?
“Riparto da Francia e All Blacks, anche se i neozelandesi hanno attraversato dei momenti di difficoltà durante il quadriennio. Oltre a queste in prima fila metterei il Sudafrica e poi l’Irlanda: gli uomini di Farrell mi hanno impressionato per il loro gioco e con la vittoria iridata si andrebbero a prendere una consacrazione meritata, che passa anche dal loro sistema di franchigie e di filiera. La mia favorita totale invece resta la Francia: giocano in casa e hanno una squadra fortissima”.
Dalle favorite passiamo invece alle sorprese: quali sono le squadre a cui fare attenzione?
“Le Fiji saranno sicuramente una delle mine vaganti della competizione. Oltre a loro attenzione anche a Samoa rimanendo nell’ambito isolano. Infine occhio alla Scozia, che non possiamo considerare una sorpresa, ma che nel girone con Sudafrica e Irlanda potrebbe anche giocare un brutto scherzo a una delle due formazioni”.
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Chi è più in crisi fra Galles e Inghilterra?
“Forse l’Australia (ride, ndr). Torniamo seri, penso che l’Inghilterra in generale sia quella più in crisi, anche perché il Galles ha delle “attenuanti” venendo da un momento difficile a livello economico e di lungo ricambio generazionale. Gli inglesi invece, visto il potenziale a disposizione, per me restano la peggior squadra vista nelle Summer Nations Series: li ho osservati e mi sono parsi con meno motivazione degli altri, meno fame agonistica”.
Infine Andrea un’ultima domanda: cosa dobbiamo aspettarci a livello generale dalla Rugby World Cup 2023?
“Secondo me grandi novità a livello generale non ne vedremo. La cosa più importante rimarrà quella legata alla gestione del gioco al piede e alle scelte sulla fase difensiva: aspetti da costruire, per ogni singola squadra, anche in base hai giocatori a disposizioni. Serviranno skills sotto tutti i punti di vista. Chi calcerà di meno dovrà e vorrà osare di più. Vedremo cosa ne verrà fuori”.
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