In spolvero le prestazioni di Lorenzo Cannone e della squadra nella ripresa, ma non si nasconde la partenza balbettante
Al debutto alla Rugby World Cup 2023 l’Italia ottiene l’obiettivo che si era prefissata: battere la Namibia con punto bonus offensivo e mettere in chiaro il divario tra le due nazionali. Il risultato finale di 52-8 certifica la diversa cilindrata tra gli Azzurri e i Welwitschias, eppure non è stato tutto così liscio.
L’Italia ci ha messo un tempo per ingranare davvero. Nonostante le due mete e un vantaggio rapidamente conquistato, nel primo tempo gli Azzurri hanno balbettato un po’, cercando di strafare e finendo per commettere errori che hanno tenuto a galla la Namibia, brava a non scomporsi nonostante l’ammonizione ai loro danni. Dettagli notati anche dalla stampa estera, che ha comunque evidenziato come le qualità degli Azzurri, un po’ alla volta, siano emerse in maniera notevole.
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Lo riassume bene Planetrugby nel suo resoconto della partita: “Anche se alla fine è arrivata una vittoria netta, gli Azzurri hanno dovuto lavorare parecchio per raggiungere il risultato, soprattutto nel primo tempo quando la Namibia è stata autrice di una prestazione competitiva. Alla fine, però, l’Italia ha messo in mostra la sua classe e ha superato la Namibia per sette mete a uno”, che sottolinea anche l’ottima prestazione di Allan al piede con il suo 8/8 alla piazzola.
Concetti simili li esprime anche Rugbyrama: “Dopo un primo tempo lento i transalpini (gli Azzurri, ndr) hanno fatto la differenza nella ripresa”. Se l’Italia non ha particolarmente brillato in avvio, è però stata “diabolicamente efficace”: in maniera cinica ha approfittato delle prime occasioni in pochi minuti per segnare due mete, entrambe grazie all’azione di Paolo Garbisi come sottolinea il portale francese.
“Al rientro dagli spogliatoi, l’Italia ha messo le cose a posto ed ha sfruttato la sua superiorità fisica” per mettere sotto definitivamente la Namibia. Lo stesso portale ha segnalato poi i top e i flop della partita. Per quanto riguarda gli Azzurri, tante parole di elogio per “l’onnipresente” Lorenzo Cannone che, oltre a contribuire con la meta, “ha difeso di tutto anche quando l’Italia era più in difficoltà”. Bene anche Ignacio Brex mentre Monty Ioane finisce tra i flop: “Se solitamente è un X-factor della squadra Azzurra, questa volta a penalizzato più di quanto abbia contribuito”.
Per Rugbypass la copertina dell’Italia rimane comunque Ange Capuozzo. “Nonostante abbia avuto poche occasioni per far correre le gambe”, l’estremo azzurro “ha deliziato il pubblico di Saint-Etienne” con una meta definita “staordinaria”. “Con il punto bonus assicurato, l’Italia ha iniziato a giocare con maggiore scioltezza nell’ultimo quarto di partita, garantendosi così un buon inizio”.
L’Equipe incomincia la sua analisi ricordando il gran caldo che hanno dovuto sopportare Italia e Namibia giocando alle ore 13.00: “Il ‘Chaudron’ ha tenuto fede al suo nome. Il caldo (34°) ha sconvolto le idee degli Azzurri, che non sono riusciti a mettere in pratica il loro gioco offensivo. Nel secondo tempo, però, gli avanti africani hanno pagato la superiorità del pacchetto avversario guidato dal capitano Michele Lamaro e da Lorenzo Cannone”. Alla fine la Namibia ha ceduto, “sopraffatta fisicamente” dall’Italia.
Infine ha dato spazio alla partita anche il principale quotidiano della Namibia, The Namibian: “Dopo un avvio frenetico, nel caldo torrido dell’assolato Stade Geoffroy Guichard, il ritmo della partita è rallentato notevolmente e nessuna delle due squadre è riuscita ad aumentare il proprio punteggio prima dell’intervallo, con l’Italia in vantaggio per 17-8. Il secondo tempo invece è stato a senso unico, con gli abbonati al cucchiaio di legno del Sei Nazioni che si sono scatenati” contro una difesa namibiana sempre più in affanno.
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