Allan una certezza, Lamaro e Cannone inossidabili. Giornata no per Ioane
Buona la prima per l’Italia, pur con qualche difficoltà: la Namibia si rivela più ostica del previsto nel primo tempo, ma poi cede nettamente nella ripresa per il 52-8 finale. Una prestazione che non ha lasciato del tutto soddisfatto coach Crowley, ma che comunque ha permesso di portare a casa 5 punti all’esordio. Ecco i nostri voti.
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Rugby World Cup: le pagelle dell’Italia contro la Namibia
Tommaso Allan 7 – Sempre ordinato e lucido anche quando l’Italia fatica nel primo tempo, nella ripresa passa apertura e contribuisce alla risoluzione di un match che stava diventando complicato. A questo si sommano le solite percentuali wilkinsoniane (oggi 8 su 8) che sta mantenendo da tutta l’estate e che nelle prossime partite saranno fondamentali.
Ange Capuozzo 6 – I guizzi non mancano mai, anche se è stranamente impreciso e commette degli errori non da lui. All’ala non riesce a farsi vedere, poi si sposta estremo e la musica cambia. La meta e i 7 difensori battuti gli garantiscono la sufficienza.
Juan Ignacio Brex 6 – Più passa il tempo, più diventa un giocatore completo. Oggi, come i compagni, non brillantissimo, ma sempre solido e capace di qualche sortita anche in attacco. (Paolo Odogwu 6.5 – Sta prendendo confidenza. Inizia ad attaccare gli spazi e a fare strada a contatto, e la meta finale dimostra grandi gambe)
Luca Morisi 7 – Per lui era una prova importante, e la supera caricando a destra e a manca a risultando tra i più pericolosi per la difesa namibiana anche nel primo tempo. Per come stava giocando, avrebbe potuto restare in campo anche di più, ma vista la carenza di centri è bene risparmiarlo (Pierre Bruno 6.5 – Aveva tanta voglia di dimostrare il suo valore dopo un pre-Mondiale in cui aveva giocato solo contro la Scozia. Gli spazi lasciati dalla Namibia sono un invito troppo ghiotto per l’ala delle Zebre, che si rende protagonista in più occasioni)
Montanna Ioane 5 – Inizia bene con un break dei suoi, poi esce alla partita. In ritardo sulla meta di Mouton, nervoso e poco lucido in mezzo al campo. Corre tanto ma guadagna poco, anche se è buono lo scambio con Capuozzo per la meta dell’italo-francese. Una giornata storta può capitare anche a lui.
Paolo Garbisi 6.5 – Come sempre autore di grandi giocate (come quella della meta) ma a volte tende a strafare, come in occasione del passaggio sbagliato che porta alla meta di Mouton. Molto meglio invece da primo centro, nella seconda frazione. Alla fine porta a casa la sua partita con pieno merito.
Stephen Varney 6.5 – I namibiani lo mettono nel mirino nel gioco al piede, ma lui risponde bene e non sbaglia un colpo. Bravo a non perdere la calma quando nel primo tempo l’Italia fa fatica ad avanzare, dando equilibro a una manovra un po’ imballata dalla sorprendente pressione della Namibia (Page-Relo 7 – Come qualità di passaggio è chiaramente il migliore dei mediani azzurri. Il suo ingresso dà una bella spinta e consente ai compagni di chiudere il match senza particolari problemi. Stupenda la giocata con cui innesca la meta di Zuliani)
Lorenzo Cannone 7 – Salva con un gran tenuto nella miglior occasione del primo tempo per la Namibia, è avanzante in attacco e inossidabile in difesa, con 2 turnover in aggiunta. Meritatissimo il player of the match, anche se deve limitare i falli evitabili.
Michele Lamaro 7 – Mette a segno 19 placcaggi in una partita in cui in teoria l’Italia non avrebbe dovuto avere particolari problemi in difesa, e questo dice tante cose. È il primo a non perdere la concentrazione ed è bravo a tenere la barra dritta in un primo tempo pieno di errori.
Sebastian Negri 5.5 – Si vede meno del solito, nonostante un buon lavoro sul punto d’incontro, e soprattutto è stranamente nervoso. Il calcio di punizione preso per proteste è da matita rossa (Manuel Zuliani 7 – Entra e fa subito la cosa più importante, recuperando un pallone fondamentale a 2 metri dalla linea di meta azzurra. Si toglie anche la soddisfazione di segnare una gran meta nel finale)
Federico Ruzza 6 – Solita buona partita, con 7 placcaggi riusciti e un turnover guadagnato (David Sisi 6 – Dentro qualche minuto nel primo tempo, poi nella ripresa lavora bene in rimessa laterale, notevolmente migliorata rispetto alle ultime uscite, anche se in quel fondamentale la Namibia non ha messo particolare pressione)
Dino Lamb 7 – È alla quarta partita con l’Italia – la terza da titolare – ma è già imprescindibile.
Simone Ferrari 7 – Sethie lo soffre tantissimo, e alla fine Coetzee è costretto a toglierlo prima dell’intervallo. Anche Benade però non se la passa meglio. Gran partita del pilone del Benetton (Marco Riccioni 6.5 – Bentornato. Ottimo ingresso e bella partita in mischia)
Giacomo Nicotera 7 – Mette a segno 11 placcaggi e pulisce come una terza aggiunta. Alla vigilia aveva detto che bisognava migliorare nel breakdown: come sempre, è il primo a dare l’esempio (Hame Faiva 6 – Sta ritrovando brillantezza, e la meta gli darà morale)
Danilo Fischetti 7 – Tanto avanzamento in mezzo al campo e ottima prova in mischia, il suo contributo è fondamentale quando a inizio ripresa l’Italia accelera (Ivan Nemer 6 – Buon ingresso da parte sua)
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Le pagelle della Namibia
Divan Rossouw 5, Gerswin Mouton 6, Johan Deysel 6, Danco Burger 5, JC Greyling 5, Tiaan Swanepoel 6, Damian Stevens 5, Richard Hardwick 6.5, Johan Retief 5, Wian Conradie 5, Tjiuee Uanivi 4.5, Adriaan Ludick 5.5, Johan Coetzee 5, Torsten Van Jaarsveld 4.5, Desiderius Sethie 4.5
Dalla panchina: Louis van der Westhuizen 4.5, Jason Benade 5, Casper Viviers 4.5, Tiaan De Klerk 5.5, Prince Gaoseb 5, Jacques Theron 5, Andre van der Bergh 5.5, Le Roux Malan 5
A cura di Francesco Palma
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