Il tecnico sudafricano fa sempre parlare di sè. C’è anche un aggiornamento nel suo profilo Twitter, che ora non segue più nessuno…
Sono tante le cose emerse dalla prima giornata della Rugby World Cup 2023 appena scattata in Francia e, come logico che sia visto il personaggio, una delle più curiose l’ha regalata Rassie Erasmus. Dopo aver fatto parlare di se per le scelte social, l’allenatore del Sudafrica si è preso le attenzioni della stampa per la scelta del modo di comunicare alla squadra in campo le decisioni da prendere in determinate situazioni di gioco (quando ad esempio si trattava di piazzare o meno un calcio di punizione). Direttamente dalla tribuna il vice-allenatore degli Springboks Felix Jones faceva vedere al campo delle lampade con luci colorate, in base alle quali la squadra di Kolisi avrebbe comunicato la scelta all’arbitro decidendo quindi di calciare verso i pali piuttosto che andare in touche.
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Non è però la prima volta che Rassie Erasmus si affida a questo tipo quantomeno curioso di comunicazione, visto che come sottolineato dalla stampa internazionale il tecnico aveva già lavorato in “versione DJ”: era capitato infatti quando dirigeva i Cheetas sudafricani (tra il 2004 e il 2007) in particolare durante la finale di Currie Cup di quell’anno. Queste le sue dichiarazioni dell’epoca, che evidentemente tornano buone anche dopo questo debutto iridato del Sudafrica alla Rugby World Cup: “Penso che questa delle lampade sia la soluzione più rapida ed efficace, anche rispetto a dei singoli cartelloni. I medici non possono correre per il campo portando le nostre informazioni, e le radio possono avere problemi tecnici dunque quando il gioco è fermo possiamo segnalare rapidamente ai giocatori in campo cosa fare”.
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Durante le Summer Series Erasmus aveva usato dei conetti colorati nel match contro il Galles, ma alla prima gara del Mondiale ha preferito tornare alle “vecchie abitudini” affidandosi al suo vice Felix Jones.
Da segnalare anche che, alla mattina di lunedì 11 settembre, il tecnico degli Springboks ha tolto il “follow” dall’unico profilo Twitter seguito fino alla scorsa settimana cioè quello della Scozia. A breve si metterà a seguire la Romania, prossima avversaria di domenica 17 settembre?
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