A fare il punto della situazione sono i fratelli Scott e Jordie Barrett
Dopo la sconfitta nel match inaugurale della Coppa del Mondo 2023, maturata per 27-13 contro i padroni di casa della Francia, all’interno del Gruppo A, di cui fa parte anche l’Italia, gli All Blacks stanno provando a ripartire superando un momento di difficoltà che sembra essere assai lungo, considerando anche il nettissimo ko subito contro il Sudafrica qualche settimana prima a Twickenham (in preparazione alla Rugby World Cup 2023).
Leggi anche, Rugby World Cup 2023: la Francia stritola gli All Blacks alla distanza, finisce 27-13
A prendere la parola, cercando di mettere dei punti fissi rispetto a quanto è successo, sono stati i fratelli Scott e Jordie Barrett, che si sono espressi così su ciò che è accaduto e su quello che dovrà essere se la Nuova Zelanda vorrà passare il turno e fare più strada possibile.
Scott Barrett: “Venerdì scorso non siamo stati bravi ad adattarci alla partita, soprattutto intorno alle ruck e alle mischie, dove si sono giocate delle partite nelle partite. A chi ci dice che siamo scarichi, rispondo dicendo invece che abbiamo caricato molto il serbatoio e che quindi eravamo forse un po’ pesanti. C’è motivazione e voglia di ripartire”.
Jordie Barrett invece, che sta recuperando da un infortunio al ginocchio, per il quale spera di essere presto a disposizione ha detto: “Al momento sto meglio. Purtroppo mi si è manifestato un infortunio che in precedenza ero riuscito a tenere sotto controllo e che nelle ultime due settimane ci ha messo molto più tempo del previsto ad assorbirsi. Valutiamo giorno per giorno quanto succederà, ma posso dire di essere in evoluzione positiva.
La partita contro la Francia? Perdere non fa mai piacere, ma successe anche al Sudafrica nel 2019, proprio contro di noi e poi vinse il Mondiale: dobbiamo imparare la lezione e ripartire.
A proposito di adattabilità: abbiamo capito che si giocherà in condizioni di caldo e umidità, almeno per il momento e che, guardando le partite, i tempi saranno molto spezzettati, forse anche troppo. Nella nostra partita contro la Francia: la palla è stata in gioco, escludendo mischie e touche, solo 27 minuti. Un po’ troppo poco, dovremo essere bravi anche noi a far alzare questo dato”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.