Modifiche e aggiustamenti per rendere ancora migliore l’esperienza dei fans
Dopo il primo intenso fine settimana, la Rugby World Cup di Francia 2023, oltre che mandare a referto quanto successo sul campo durante i primi 80 minuti di gioco, deve fare i conti anche con alcune problematiche, legate alle esecuzioni degli inni nazionali e alla logistica fuori e dentro gli stadi del torneo iridato.
Jacques Rivoal, il presidente del Comitato Organizzatore dell’evento a così risposto a tutte le domande sollevate in merito alle criticità emerse.
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Inni nazionali: “L’esecuzione subirà delle modifiche. Verranno inclusi ancora i cori delle voci bianche, ma quello che ci aspettiamo è che gli inni nazionali si avvicinino molto di più ai valori espressi e richiesti dalle varie nazionali. In questi giorni, per migliorare la cosa, abbiamo mandato alle singole squadre delle versioni di prova, che loro dovranno approvare, per capire se stiamo andando nella direzione giusta”.
Logistica esterna (trasporti) e interna allo stadio (consumo di bevande, in particolare acqua e birra): “Stiamo lavorando con le varie amministrazioni per l’aumento dei trasporti locali o per dedicare dei servizi speciali (navette, ndr) a chi andrà allo stadio nel giorno della partita, senza dimenticare la formazione dei volontari che poi dovranno aiutare i fans a prendere posto negli stadi stessi.
Su acqua e birra? Dobbiamo fare un distinguo: l’eccezionale ondata di caldo ha fatto esaurire rapidamente l’acqua in tutti i bar degli stadi, ciò vuol dire che gli approvvigionamenti dovranno essere superiori per le prossime partite. Sulla birra: la birra non mancava negli stadi, il problema è che il sistema di raffreddamento centrale, in un’eventualità riconducibile sempre al grande caldo, non ha funzionato al meglio. La birra quindi si sarebbe potuta servire, ma i fans l’avrebbero dovuta consumare calda o quasi ricevendo un disservizio ancora più grande. Stiamo lavorando su tutto questo affinché non si ripeta”.
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