L’incontro di venerdì 15 settembre sarà un momento storico per il seconda linea Samuel Whitelock
La Nuova Zelanda deve velocemente cancellare i ricordi degli ultimi due match e riportare sui binari giusti il suo percorso in Rugby World Cup 2023. Non c’è nulla di meglio di una vittoria per evitare di continuare a pensare ai risultati negativi, e la morbida sfida con la Namibia di venerdì 15 settembre è un’ottima occasione in questo senso.
Gli ultimi due impegni hanno segnato dei record negativi nella storia degli All Blacks. L’ultimo test match estivo, con il Sudafrica, ha visto la Nuova Zelanda patire la più grave sconfitta mai subita; il match di esordio alla Rugby World Cup 2023 li ha visti soccombere contro la Francia padrona di casa. In tutte le precedenti edizioni della Coppa del Mondo di rugby i neozelandesi non aveva mai perso un match nella fase iniziale a gironi.
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Nonostante ciò non c’è motivo di disperare. La Rugby World Cup 2023 è appena cominciata e, soprattutto, è lunga. Per questo motivo il tecnico Ian Foster ha deciso di operare un ampio turnover in vista della prossima sfida, decisamente meno ardua della precedente. Contro la Namibia, 21esima del ranking mondiale, il capo allenatore della Nuova Zelanda preferisce preservare alcuni suoi giocatori, testandone altri nel frattempo in vista dei prossimi impegni.
Sono ben nove i cambi operati rispetto al XV titolare che ha affrontato la Francia e cinque di questi riguardano la trequarti. Completamente rimaneggiata è la coppia di mediana, con Roigard con il numero 9 e McKenzie che si fa rivedere titolare all’apertura. Il classe 1995 era già stato impiegato in questo ruolo nel corso della prima partita di Rugby Championship 2023. Richie Mo’unga rimane il numero uno delle gerarchie dello staff ma stavolta partirà dalla panchina.
Cambio anche alle ali, dove Fainga’anuku e Clarke prendono il posto di Telea e Jordan, con Beauden Barrett che invece rimane ad estremo. Al centro spazio per Havili, con Lienert-Brown che parte ancora titolare ma spostato a secondo centro.
Tra gli avanti ci sono meno cambiamenti. Cane non si è ancora ripreso del tutto quindi la fascia di capitano rimane al terza linea Savea, a completare il reparto con il solito Papali’i e con Jacobson. Retallick stavolta partirà dal primo minuto e con lui in “sala macchine” ci sarà l’eterno Whitelock pronto per una giornata storica: il seconda linea potrà eguagliare il record di presenze con la maglia All Blacks del leggendario Richie McCaw (148 caps).
Ancora titolare il pilone destro Laulala, mentre la restante prima linea è completata dal numero 1 Tu’ungafasi e dal tallonatore Taukei’aho. Panchina con il modulo 5+3 di straordinaria caratura, con nomi come Scott Barrett, Aaron Smith e Rieko Ioane.
Rugby World Cup 2023: il XV della Nuova Zelanda che sfida la Namibia
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Caleb Clarke, 13 Anton Lienert-Brown, 12 David Havili, 11 Leicester Fainga’anuku, 10 Damian McKenzie, 9 Cam Roigard, 8 Ardie Savea (c), 7 Dalton Papali’i, 6 Luke Jacobson, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Samisoni Taukei’aho, 1 Ofa Tu’ungafasi
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Ethan de Groot, 18 Fletcher Newell, 19 Scott Barrett, 20 Tupou Vaa’i, 21 Aaron Smith, 22 Richie Mo’unga, 23 Rieko Ioane
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