A Nizza finisce 34-12 per gli inglesi, ma sono errori e imprecisioni a dominare il match
Un’Inghilterra non brillante riesce a conquistare una vittoria piena (con bonus) su un Giappone combattivo ma impreciso. Gli inglesi volano così a 9 punti in testa alla pool D e, dopo aver piegato Pumas e Brave Blossoms, sono i primi candidati per la conquista del primo posto del girone.
Eppure, per quanto riguarda imprecisioni ed errori, gli inglesi non sono stati da meno dei loro avversari. A rompere l’equilibrio del match è la meta fortunosa di Lawes nel pieno del secondo tempo e l’esaurirsi delle forze del Giappone, mentre l’Inghilterra ha potuto contare sulla migliore qualità di alcuni titolari e della panchina. Ecco allora che nei 15′ finali, nonostante i tanti errori, gli inglesi riescono a trovare terza e quarta meta, così da regalare a coach Borthwick i 5 punti in classifica.
Leggi anche: Rugby World Cup 2023: le Fiji fanno il colpaccio e battono l’Australia a Saint Etienne
La cronaca di Inghilterra – Giappone
L’incontro incomincia male per il Giappone: errore gestuale (in-avanti) di Naikabula nella propria area di meta che porta gli inglesi a pochi metri dalla linea di meta. L’Inghilterra trova il fallo e riparte dal piede di Ford: 3-0. Gli inglesi reggono bene alla prima folata nipponica e si spingono avanti con un’ottima maul. Mitchell però gioca male l’ovale e lo regala per il contrattacco giapponese. Fallo inglese in difesa e Matsuda pareggia i conti.
Il mediano di apertura nipponico riesce a portare in vantaggio i suoi con un altro calcio di punizione; questo però dura pochissimo. Col piede l’Inghilterra riesce a schiacciare gli avversari nei propri 5 metri che, sotto pressione, da rimessa laterale regalano la palla agli inglesi. Un paio di percussioni e Ludlam trova la prima meta dell’Inghilterra alla Rugby World Cup 2023. Con la trasformazione gli europei passano avanti per 10-6 al 26′.
Sono imprecisioni e falli a farla da padrone per il resto del primo tempo. Entrambe le squadre hanno difficoltà nell’avanzare palla in mano e allora si affidano al piede per guadagnare metri e, al momento del fallo, ai calci di punizione. Prima Matsuda e poi Ford centrano i pali: si va a riposo sul punteggio di 13-9.
I primi minuti della ripresa seguono un simile canovaccio. Entrambe le formazioni non avanzano palla in mano e le poche volte che provano a far muovere l’ovale commettono imprecisioni ed errori gestuali. Di conseguenza si affidano davvero tanto al piede (nel complesso al piede il Giappone farà 938 metri, l’Inghilterra 1177!), che comunque è spesso impreciso.
L’unico modo per trovare una meta è con un’azione fortunosa e la trova l’Inghilterra. Dopo una buona avanzata di Earl, gli inglesi sembrano commettere l’ennesimo errore gestuale; Lawes, per sicurezza, schiaccia l’ovale ma si deve rivedere l’azione. Quello che sembra un in-avanti in realtà non lo è e la meta è valida. Così, quasi senza accorgersene, l’Inghilterra trova la seconda marcatura e scappa sul 20-12.
Il Giappone prova subito a rispondere con un paio di folate ma anche i nipponici soffrono dello stesso problema inglese: dopo alcuni buoni attacchi arriva sempre l’errore che vanifica tutto. Errori che nascono anche dal logoramento che i Brave Blossoms iniziano a pagare, mentre le riserve inglesi sono di maggiore qualità.
Al 66′ tutto questo si somma e arriva la terza meta dell’Inghilterra: Ford con un ottimo calcetto allarga per l’estremo Steward che schiaccia all’altezza della bandierina. Nonostante la difficoltà del calcio il numero 10 inglese non sbaglia e l’Inghilterra vola al 27-12.
Con la vittoria in cassaforte, l’Inghilterra spreca la prima occasione per conquistare anche il punto bonus offensivo al 72′ per via della solita imprecisione a pochi metri dalla linea di meta. Il Giappone però non ha più le forze per contrattaccare e rimane schiacciato nella propria metà campo. Gli inglesi tornano nuovamente nei 22 degli avversari e stavolta non falliscono: dopo aver percosso la linea difensiva nipponica Marchant trova il varco. L’Inghilterra, pur con tanti errori e sforzo, ottiene una vittoria a punteggio pieno e la testa della classifica.
Rugby World Cup 2023: il tabellino di Inghilterra – Giappone
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Jonny May, 13 Joe Marchant, 12 Manu Tuilagi, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Lewis Ludlam, 7 Ben Earl, 6 Courtney Lawes (c), 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Theo Dan, 17 Ellis Genge, 18 Will Stuart, 19 George Martin, 20 Billy Vunipola, 21 Ben Youngs, 22 Marcus Smith, 23 Ollie Lawrencez
Mete: Ludlam 25′. Lawes 55′, Steward 66′, Marchant 80′
Trasformazioni: Ford 26′, 56′, 67′, 81′
Punizioni: Ford 4′, 40’+2
Giappone: 15 Semisi Masirewa, 14 Kotaro Matsushima, 13 Tomoki Osada, 12 Ryoto Nakamura, 11 Jone Naikabula, 10 Rikiya Matsuda, 9 Yutaka Nagare, 8 Kazuki Himeno (c), 7 Pieter Labuschagne, 6 Michael Leitch, 5 Amato Fakatava, 4 Jack Cornelsen, 3 Jiwon Gu, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Craig Millar, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Warner Dearns, 20 Kanji Shimokawa, 21 Naoto Saito, 22 Dylan Riley, 23 Lomano Lemeki
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Matsuda 15′, 23′, 32′, 54′
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.