Per il coach del Galles i tempi dell’allargamento sono maturi
I tifosi gallesi probabilmente ieri hanno sofferto di più di quanto si aspettavano alla vigilia. Colpa del Portogallo che nel secondo match della Pool C ha messo in difficoltà di Dragoni per più di un tempo.
Il bonus offensivo raccolto allo scadere ha fatto tornare il sorriso a Morgan e compagni, ma resta ben impressa la qualità che i lusitani sono riusciti ad offrire al pubblico di Nizza.
Il Portogallo è tornato al mondiale dopo 16 anni di assenza, quando sempre in Francia nel 2007 fece il suo esordio assoluto nella rassegna iridata giocando anche contro l’Italia.
Da quell’avventura è trascorso molto tempo e la compagine allenata da Patrice Lagisquet è maturata fino a raggiungere una qualità in attacco contro squadre blasonate che non è affatto banale per chi staziona al sedicesimo posto del ranking.
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Rugby World Cup, Warren Gatland: “L’espansione a 24 squadre consentirebbe di far crescere il gioco”
A riconoscere i passi in avanti del Portogallo e la necessità che queste formazioni (al di fuori dal circuito del Sei Nazioni e degli altri grandi tornei internazionali) giochino sempre più spesso a livello alto è stato proprio Warren Gatland, coach del Galles.
“Penso che l’Uruguay sia stato eccezionale, è brillante nel gioco”, ha detto l’allenatore del Galles Gatland, dopo la vittoria 28-8 sul Portogallo, riferendosi anche all’altra grande prestazione dei Teros con la Francia.
“Il Portogallo è stato fantastico e ha mostrato di essere molto intraprendente, si potrebbe sostenere invece che l’Uruguay è stato piuttosto sfortunato in alcune situazioni. Penso che sia importante continuare a svilupparsi dal punto di vista del rugby per aiutare a migliorare queste nazioni di secondo livello.”
Poi la proposta che sembra essere sul tavolo di World Rugby da tempo. “Potrebbe esserci una situazione in cui possiamo aumentare il numero di squadre della Coppa del Mondo fino a 24, e questo continuerebbe a contribuire a far crescere il gioco. Si tratta di un aspetto importante. Non vuoi che le nazioni di alto livello siano sempre dominanti, vuoi degli sconvolgimenti – purché io non ne faccia parte!” ha concluso Gatland facendo ironia.
L’ipotesi più probabile è che l’allargamento si verifichi a partire dalla Coppa del Mondo di Rugby del 2031. Quella sarà la dodicesima edizione, dopo che il torneo inaugurale si è tenuto in Nuova Zelanda nel 1987 con 16 squadre. La competizione si è poi estesa a 20 squadre nel 1999 e ancora oggi mantiene lo stesso numero di nazionali partecipanti.
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