Rugby World Cup 2023: il XV della seconda giornata secondo OnRugby

Tante prestazioni individuali di grande livello, in particolare in terza linea e con il numero 9

Australia v Fiji della seconda giornata della Rugby World Cup France 2023 – ph. World Rugby

In un susseguirsi di azioni ed emozioni, si è chiusa anche la seconda giornata della Rugby World Cup 2023.

Francia, Nuova Zelanda, Samoa, Galles, Irlanda, Sudafrica, Fiji e Inghilterra sono le otto squadre che sono uscite vincitrici dagli scontri che hanno caratterizzato questi secondi ottanta minuti mondiali, ma le prestazioni individuali hanno visto salire all’onore della ribalta anche tanti altri giocatori delle squadre che sono poi uscite sconfitte dal campo.

È stato quindi difficile selezionare una formazione con dentro i quindici migliori interpreti, ruolo per ruolo, di questo secondo turno. Ai lettori il compito di condividere o meno le scelte fatte.

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Rugby World Cup 2023: il miglior XV della seconda giornata

15 Baltazar Amaya – Uruguay
Il giovane estremo dei Teros, alla prima presenza in una Rugby World Cup, ha dimostrato di meritare la maglia numero 15. Una spina nel fianco costante per la difesa francese e un esordio mondiale bagnato con una bella meta. Tante buone prestazioni con il 15 in questa seconda giornata, in ogni caso. Degne di menzione le performances di Ilaisa Droasese (Fiji), Freddie Steward (Inghilterra) e Nuno Sousa Guedes (Portogallo), i cui steps hanno procurato forti emicranie in tutta la nazionale gallese

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14 Grant Williams – Sudafrica
Nella schiacciante vittoria degli Springboks sulla Romania il mediano di mischia degli Sharks si è dimostrato a suo agio nella posizione di ala, portando a casa la sua prima e la sua seconda meta internazionale in carriera. Ha battuto ben 10 difensori negli 80 minuti in cui è rimasto in campo.

13 Joe Marchant – Inghilterra
Il centro degli Harlequins ha riscoperto una rinnovata solidità in mezzo al campo. La sua partnership con Manu Tuilagi è una delle combinazioni più inaspettatamente solide del mondiale e continua a rafforzarsi. Segna la meta del punto di bonus, determinante per il XV della Rosa.

12 Bundee Aki – Irlanda
Quella contro la Romania non era stata una prestazione episodica. Il centro del Connacht si conferma in stato di grazia mettendo a ferro e fuoco la difesa tongana nell’impressionante vittoria dell’Irlanda sugli isolani. Vinto senza dubbio il confronto diretto Aki-Ahki. Meritano una citazione Josua Tuisova, pietra angolare del successo figiano sull’Australia, e Matias Garafulic, indomito placcatore al centro della trequarti cilena.

11 Makazole Mapimpi – Sudafrica
Quando gli Springboks allargano il gioco e trovano il loro numero 11 non c’è semplicemente avversario che tenga la sua esplosiva rapidità. Ne esce fuori una tripletta che gli vale l’alloro del XV della seconda giornata.

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10 Damian McKenzie – Nuova Zelanda
In una partita dove ci sono praterie nelle quali cavalcare come quella di Tolosa contro la Namibia, Damian McKenzie ci sguazza, divertendosi e divertendo il pubblico. Gioca tutti gli 80 minuti, partendo da apertura e finendo estremo, ferendo la difesa avversaria con le sue accelerazioni brucianti e distribuendo perle ai compagni.

9 Simione Kuruvoli – Fiji
È rimasto in campo solo 46 minuti, ma il mediano delle mischia delle Fiji ha chiuso con 14 punti, 100% dalla piazzola, 7 placcaggi e qualche buona iniziativa personale. Il migliore in campo, finché ci è stato. Altra prestazione degna di una nota un po’ più corposa è quella di Conor Murray. Il mediano di mischia dell’Irlanda sembra salito sulla DeLorean: ritmo alto, iniziative personali intelligenti, visione di gioco. Una prestazione contro Tonga reminiscente del Murray che, per un lungo tratto di carriera, è stato uno dei migliori 9 al mondo. In ogni caso tanti i mediani che hanno illuminato questa seconda giornata, come Marcelo Torrealba (Cile), Cobus Reinach (Sudafrica, autore di una tripletta in soli 24 minuti) e Cam Roigard (Nuova Zelanda, che ha fatto pensare a tutti: il ragazzo gioca bene).

8 Ben Earl – Inghilterra
Piccolo inganno nel posizionare come terza centro il numero 7 inglese, che però aveva giocato da terza centro la prima partita e ha terminato l’incontro con il Giappone in questa posizione. Earl è eccessivo nelle esultanze per i più piccoli avvenimenti in campo e per questo riceve qualche scherno e critica tutto sommato fondate, ma la sua prestazione nella mischia inglese lo rende un giocatore imprescindibile per Borthwick, un ball carrier sempre avanzante e una dinamo costante nel resto del gioco.

7 Nicolas Martins – Portogallo
Il terza linea lusitano non ha solo segnato la prima meta del Portogallo in questa Rugby World Cup, 16 anni dopo la precedente. Martins è stato anche il miglior placcatore dell’incontro con il Galles con 17 placcaggi, ha rubato 2 palloni a terra e 1 in rimessa laterale. Una prestazione completa. Con la 7 belle prestazioni anche da parte di Fritz Lee, migliore in campo per Samoa, e Lappies Labuschagne, 19 placcaggi per il Giappone contro l’Inghilterra.

6 Levani Botia – Fiji
Il suo mancato impiego dal primo minuto contro il Galles aveva destato stupore, e in effetti Simon Raiwalui non ha esitato a rimetterlo subito tra i titolari, venendo ricompensato con una performance stellare. Devastante in attacco e in difesa, incubo dei Wallabies in ogni punto d’incontro, brillante nel collegare i reparti. Uno dei migliori di Fiji-Australia, insomma. A proposito di recuperatori di palloni, attenzione anche al numero 6 uruguaiano Manuel Ardao, specialista del gesto, con 3 turnovers vinti contro la Francia.

5 Steevy Cerqueira – Portogallo
Una prestazione a tutto tondo da parte del seconda linea portoghese, uno dei giocatori più coinvolti in attacco e in difesa per la squadra lusitana. 15 placcaggi per lui e una presenza costante in tutte le fasi del gioco, dove ha fatto impallidire la coppia di giovani gallesi al suo cospetto.

4 Isoa Nasilasila – Fiji
Lo statuario seconda linea figiano è una delle novità di questa versione della nazionale isolana. Un giocatore veramente tosto fisicamente, molto abile nel gioco aereo in rimessa laterale, con una grande fame per il lavoro oscuro. Rispetto ad altre grandi seconde linee figiane come Leone Nakarawa è meno protagonista come portatore di palla e meno estroso con l’ovale in mano, ma è uno stakanovista assoluto al servizio totale della squadra.

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3 Matias Dittus – Cile
Il pilone destro riceve la maglia del XV della seconda giornata grazie alla sua marcatura ad inizio partita contro Samoa, in una delle partite più divertenti di questo mondiale e come segno di omaggio per la bella prestazione di tutta la squadra. Dittus ha peraltro giocato un’ottima gara in mischia chiusa, dove si temeva che gli isolani potessero mettere decisamente sotto pressione i sudamericani, che invece si sono difesi alla grande.

2 Sama Malolo – Samoa
Due mete per il tallonatore di riserva di Samoa, che arriva a destinazione grazie all’ottimo lavoro dei compagni nel drive da rimessa laterale. La maul è stata l’arma letale della squadra samoana nella vittoria contro il Cile, e Malolo ne riscuote i dividendi.

1 Peni Ravai – Fiji
All’inizio della stagione 2022/2023 Ravai è stato fermato dal Clermont. Un infortunio al collo gli ha impedito di ricevere l’autorizzazione medica per giocare in Francia, dove vigono alcune norme sulla salute dei giocatori più strette che altrove. Dopo qualche mese di assenza dai campi, Ravai ha giocato il Super Rugby Pacific 2023 con i Reds accumulando un buon minutaggio. Al mondiale è una seconda scelta di lusso a sinistra per le Fiji: dopo un ottimo ingresso nel secondo tempo contro il Galles, un’altra bella prestazione contro l’Australia, ivi compreso il merito dell’aver vinto l’ultimo, decisivo calcio di punizione in mischia chiusa.

Lorenzo Calamai

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