I neozelandesi si caricano in vista della sfida decisiva agli azzurri. Per il mediano di mischia servirà muovere il pallone alla velocità della luce
Per gli All Blacks si avvicina il primo momento decisivo della Rugby World Cup: venerdì 29 contro l’Italia i tutti neri sanno di non poter sbagliare per non vedere finire il loro sogno iridato. Questo dice una classifica che, al netto dei turni di riposo e dagli incroci del calendario, vede gli azzurri davanti a quota 10 punti contro i 5 dei neozelandesi, fermi nel weekend prima appunto di sfidare Italia e Uruguay negli ultimi due turni.
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Complice il turno di riposo gli All Blacks stanno effettuando una serie di duri allenamenti nella loro base di Bordeaux così di mettersi a posto in vista del 29 settembre, giorno della prossima partita. Dal ritiro neozelandese ha parlato il formidabile mediano di mischia Aaron Smith: “Questa settimana dobbiamo usarla bene per farci trovare pronti, sfruttando la pausa possiamo mettere più intensità del solito in allenamento. È stato bello avere delle sessioni con 30 giocatori tutti impegnati a dare il massimo, questo ci servirà in futuro”.
Il numero 9 degli Highlanders, Campione del Mondo 2015, ha parlato dell’Italia: “Dovremo essere abili e disciplinati nelle aree del breakdown, perché gli azzurri hanno un modo di difendere efficace e attaccanti che palla in mano sanno fare male”. Per lui la sfida contro gli azzurri ha un messaggio facile: “Quella sarà una gara do or die, non ci importa nient’altro che vincere i prossimi 80 minuti. Ai Mondiali la cosa più importante è saper essere pronti nelle partite decisive, per noi All Blacks sarà già un playoff quella sfida agli azzurri”.
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Per farlo secondo lui servirà prendersi cura dell’ovale con attenzione, riuscendo a creare la piattaforma per far nascere “LQB, lighting quick ball, palle velocissime che sappiano anticipare i tempi della difesa. Non potremo né dovremo mai togliere il pedale dall’acceleratore”.
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