I Wallabies non possono permettersi passi falsi, eppure il loro coach ha le idee molto chiare
Il match tra Galles e Australia si preannuncia come uno dei più incandescenti della prima parte di Rugby World Cup.
I gallesi vogliono mettere al sicuro la testa della classifica così da poter affrontare la Georgia più serenamente, mentre i Wallabies non possono più fare passi falsi se vogliono coltivare speranze nel prosieguo di torneo.
Gli australiani non sono mai usciti dalla fase a gironi in nove precedenti campagne di Coppa del Mondo, ma ora è diventata una prospettiva realistica dopo aver perso contro le Fiji lo scorso fine settimana.
L’allenatore Eddie Jones ha dovuto sopportare feroci critiche da parte di un certo numero di ex internazionali australiani, ma questo non ha scalfito il suo stile comunicativo audace.
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Eddie Jones sul pericolo eliminazione dell’Australia:”Non ho dubbi che batteremo il Galles”
I 6 punti in classifica dell’Australia nella Pool C sono arrivati grazie ad una vittoria abbastanza netta con la Georgia e al bonus difensivo raccolto con le Fiji. Nel confronto con gli isolani però sono emersi alcuni problemi evidenti, sopratutto la disciplina, gli errori individuali e una certa rigidità in attacco.
Eppure l’ex coach dell’Inghilterra si dimostra molto sicuro del suo gruppo e azzarda un pronostico.
“La scorsa settimana è stata una partita difficile per noi, ci siamo ripresi molto bene e ci siamo preparati altrettanto bene per questa partita. Quindi andremo là fuori con grande furore. Il modo in cui la squadra si è preparata, il modo in cui si sono riuniti, non ho dubbi che vinceremo domenica. Ma se non lo facciamo, allora ci sarà del lavoro da fare.”
“Alla fine della Coppa del Mondo ci sarà una revisione. E dati i risultati che abbiamo avuto allora forse l’Australian Rugby non vorrà tenermi. Questa è la realtà del lavoro in cui vivo e lo capisco – poi sulla difficoltà di cambiare le cose sul breve periodo, aggiunge – non conosco nessuna squadra in cui tu possa entrare e fare magie. Devi passare attraverso un processo e devi scoprire cosa c’è che non va nella squadra e poi devi cercare di affrontare quei problemi”.
La stima nei confronti di Warren Gatland e la pressione da gestire come allenatore
Eddie Jones ha ha definito Warren Gatland come uno dei coach con cui va più d’accordo, anche se conosce le insidie che potrebbe incontrare di fronte alla sua squadra.
“Ha portato alcuni giovani giocatori e ora si affida ai giocatori più esperti. È tornato a uno stile di rugby più di Gatland, Pivac voleva giocare uno stile più tradizionale, mentre Warren gioca in modo più pragmatico con calci alti e contese aeree”.
Jones, ha apportato tre modifiche alla sua formazione, tra cui una maglia da titolare all’apertura per Ben Donaldson e Andrew Kellaway che indosserà la numero 15 nel ruolo di estremo. L’allenatore australiano sa bene che questa è una partita da non sbagliare e lo capisce dalla pressione dei media.
“Abbiamo 10 volte più persone qui rispetto a quando facciamo normalmente per una conferenza stampa perché la gente sente odore di sangue. Questo lo rende ancora più eccitante”.
Una sfida costante che sembra essere sempre al centro dei suoi pensieri.
“Quando alleni, fai una scelta per metterti in queste posizioni. Se non volessi mettermi in queste posizioni, potrei insegnare. Potrei avere una bella vita e alzarmi ogni mattina, mia moglie mette il pranzo al sacco nella borsa, mi metto una camicia e una cravatta, insegno 6 ore, torno a casa, lavo il cane, pulisco l’auto, guardo il canale 7 o le notizie della ABC e poi preparo il pranzo al sacco per il giorno successivo. Avrei potuto farlo, ma ho fatto la scelta di allenare.”
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