Il coach neozelandese vuole lavorare sulle abilità per invertire la rotta
Lo staff tecnico delle Zebre per la stagione 2023/24 ha visto incrementare le persone al lavoro a fianco del capo allenatore Fabio Roselli. Tra i nuovi innesti c’è Joshua Syms, entrato a far parte ufficialmente dei coach della fanchigia ducale in qualità di tecnico della mischia.
Per lui, proveniente dalla Nuova Zelanda, si tratta della prima esperienza europea in cui andrà a lavorare in stretta sinergia con Emiliano Bergamaschi nello sviluppo degli avanti, con un focus sia nelle fasi di conquista che nel gioco in campo aperto.
Syms vanta una lunga esperienza professionale ed è reduce da un trascorso nella MLR americana alla guida di Old Glory DC, ma ancor prima è stato head coach di Hawke’s Bay in NPC.
Durante il suo mandato a Hawke’s Bay Syms ha vinto il Ranfurly Shield e il Mitre 10 Cup Championship nel 2020 e sotto la sua reggenza e quella dell’altro allenatore Mark Ozich, la squadra ha raggiunto un migliore livello di competitività.
Zebre, Joshua Syms: “Cerco di portare la mentalità neozelandese, è una sfida entusiasmante”
Dopo aver firmato l’accordo con le Zebre a fine maggio, adesso si trova a preparare la squadra in vista dei prossimi appuntamenti stagionali che vedranno la sua squadra competere in United Rugby Championship e Challenge Cup.
Intervistato dalla Gazzetta di Parma, Joshua Syms ha spiegato quali sono i suoi obiettivi. «Io sono un insegnante. Il mio obiettivo è far migliorare, anche dal punto di vista mentale perché molto risiede nella testa; il mio proposito è far diventare qualcuno migliore di quanto lo era prima. Si deve lavorare sulle abilità. Non si tratta di portarli dal basso immediatamente in alto, ma prima arrivare qui, poi qui, un passo alla volta. Cerco di portare la mentalità neozelandese. E’ una sfida entusiasmante. La fisicità è la stessa, ci si deve concentrare e comprendere che movimenti si devono fare».
Sul tema del lungo digiuno dalle vittorie è intervenuto pochi giorni fa anche l’ex assistente allenatore dei Cardiff Rugby, Richard Hodges, che si è unito da questa stagione allo staff tecnico delle Zebre in qualità di coach della difesa e del gioco al piede. Per lui l’abitudine alla sconfitta è un elemento negativo assolutamente da invertire, esattamente come per Joshua Syms che ha aggiunto: «I ragazzi hanno voglia di imparare e di vincere, come tutti, ma hanno perso la strada per arrivarci: a noi il compito di fargliela ritrovare.»
Leggi anche: Zebre, Richard Hodges: “Anche perdere può diventare un’abitudine, sono qui per cambiarla”
In Nuova Zelanda ha lasciato una squadra che sotto la sua direzione ha fatto grandi passi in avanti. «Ho pensato fosse giunto il tempo di prendere un’altra strada; mi dà nuova energia, ma è un bene anche per Hawke’s Bay e i suoi giocatori che hanno un’ulteriore opportunità per crescere».
Riguardo ai prossimi due impegnativi test, sabato 23 settembre a Oyonnax e poi sabato 30 settembre a Glasgow ha dichiarato: «Dovremo fare un grande salto, in termini di fisicità, di velocità, di accuratezza. Uno scatto, credo sia la parola giusta: se scatti, se fai ritmo puoi reagire. Oyonnax è squadra molto fisica, Glasgow molto organizzata. Dobbiamo essere al meglio per il 20 ottobre, imparando da ciò che è stato sbagliato».
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.